Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 2 dicembre 2011

Elezioni a Frosinone: un po' di chiarezza

CopyLeft: Fiorenzo Fraioli,  fonte : http://www.ecodellarete.net/

Cinque anni dopo l'esperienza della Colomba, la lista civica che sostenne Ivan De Santis alle elezioni comunali del 2007, e in vista del prossimo appuntamento per il rinnovo del Sindaco e del consiglio comunale, è giunto il momento di fare qualche considerazione.


Comincio con il dire che in politica si può sbagliare o si può veder giusto, e che questo non è necessariamente in relazione con i risultati che si ottengono. E infatti la Colomba, pur sconfitta dal voto popolare, ha avuto pienamente ragione. Hanno avuto torto, invece, tutti gli altri: il PD e i suoi alleati, il PDL (che oltre ad aver torto fu pure sconfitto), e soprattutto la sinistra e gli ambientalisti a corrente alternata. Il Partito della Rifondazione Comunista, il PdCI e i Verdi scelsero, nel 2007, di appoggiare Marini e il suo programma, il quale, è doveroso ricordarlo agli immemori, contemplava alcune perle come la permanenza del Comune di Frosinone nella società Aeroporto di Frosinone, il rilancio urbanistico (altro cemento e, al solito, oneri concessori non riscossi) e il proseguimento della politica dei project-financing.

I pochi coraggiosi e testardi che diedero vita alla Colomba, dopo la sconfitta, smarrirono il senso di quello che avevano fatto. Fu un errore, è doveroso riconoscerlo, perché è proprio nel momento della sconfitta che si piantano i semi delle vittorie future. La conseguenza di ciò è che oggi si deve ricominciare da capo. Il che è esattamente quello che stanno facendo, da alcuni mesi, alcuni ex della Colomba, attraverso incontri con molti di quelli che, cinque anni fa, non condivisero le nostre posizioni. Tra questi vi è il Partito della Rifondazione Comunista (PRC) che, dopo la scissione di Chianciano, si è liberato dal condizionamento di coloro che vedono nell'alleanza con il PD una prospettiva praticabile. Vero è che questo processo, sia a livello nazionale che locale, non appare ancora consolidato, come dimostra l'esito del congresso cittadino, nel quale la mozione che insisteva nell'appoggiare la giunta Marini è uscita sconfitta di stretta misura, ma è un fatto che la linea del segretario Andrea Cristofaro è, oggi, molto vicina alle posizioni assunte dalla Colomba nel 2007.

Agli incontri di cui sopra hanno partecipato anche rappresentanti di partiti e di altre realtà cittadine, nel tentativo, sollecitato da una figura storica della vita politica cittadina, l'ottimo Francesco Notarcola, di trovare una quadra che possa sfociare nella costituzione di un soggetto dai contorni ampi. Capace quindi di incidere maggiormente sugli equilibri politici della città.

Ho partecipato agli ultimi quattro o cinque appuntamenti, il primo dei quali si svolse nella sala consiliare, inopinatamente chiesta, e concessa dall'amministrazione Marini, per un confronto nel quale emersero, in modo evidente, profonde diversità di opinione. In primo luogo, molti dei partecipanti a quella riunione non avevano alcuna intenzione di dar vita a qualcosa che andasse oltre la costituzione di un movimento che si battesse esclusivamente in favore di pur condivisibili iniziative di natura civica, ad esempio la difesa delle terme romane dall'ennesimo intervento cementificatorio. Altri, più politicizzati, si dichiararono invece interessati alla costituzione di un'aggregazione politica, che avesse, tra i suoi obbiettivi espliciti, anche la partecipazione alle prossime amministrative. Quel giorno ebbi l'impressione di cogliere, tra coloro che avevano promosso quella inusuale riunione, il desiderio di arrivare alla costituzione di un'aggregazione politica partendo, per così dire, da lontano. Insomma, un pensiero che posso tradurre così: "intanto ci incontriamo, facciamo gruppo, poi da cosa nasce cosa...".

L'intervento di Andrea Cristofaro, segretario cittadino del PRC, fece saltare il gioco. Andrea ricordò a tutti che il PRC, pur essendo disponibile al confronto, intendeva partecipare ad un'eventuale aggregazione in vista delle comunali solo ed esclusivamente a condizione che ne venisse esplicitata l'identità di forza di sinistra e anticapitalista.

Gli incontri successivi furono molto meno affollati. Evidentemente le parole di Andrea Cristofaro erano state sufficientemente chiare per molti. Non per tutti, tuttavia, perché proseguono ancora gli sforzi di alcuni nella direzione di costituire un'aggregazione ampia, seppur depurata delle posizioni più inconciliabili. Questo indirizzo non mi trova pregiudizialmente contrario, a patto di chiarire alcuni punti. Il primo dei quali è che chi ha avuto ragione su temi come l'aeroporto, l'urbanistica e i project-financing, ha il diritto/dovere, oggi, di chiedere chiarezza a coloro che, in passato hanno avuto posizioni più sfumate, per non dire ambigue. Un'esigenza di chiarezza che, ad oggi, è rappresentata solo dal PRC, e non da altri. Si tratta di una questione, a mio avviso, dirimente, perché sono certo che gli ex della Colomba non faranno alleanze con quanti non romperanno i ponti, in modo pubblico e netto, con i partiti che sono responsabili, a livello locale come nazionale, dello sfascio del nostro paese.

In secondo luogo, è bene ricordare che le idee hanno vita propria, ci siano o meno le gambe su cui possono camminare. Questa è la ragione per cui, dopo la sconfitta della Colomba, alcuni promotori di quell'iniziativa, ad esempio il sottoscritto con ecodellarete.net, come pure Luciano Granieri, l'amico Lorenzo e altri, hanno continuato a tenere il "lumino acceso", dando vita, ognuno con i propri mezzi e limiti, a quelle che, con orgoglio, possiamo rivendicare essere le uniche e sole forme di opposizione di sistema della politica cittadina. Ebbene, io credo che questi lumini, tenuti accesi con tanta fatica, siano divenuti un punto di riferimento per tanti che oggi si sentono delusi, per non dire traditi, da quei partiti che, dopo aver spolpato l'Italia e, con i loro rappresentanti locali, devastato il nostro territorio, non sanno far di meglio che essere silenziosi complici del clepto-burocrate Mario Monti, il cosiddetto salvatore della Patria. Noi non possiamo, e non vogliamo, avere nulla a che spartire con tutti coloro che non prenderanno decisamente, e inequivocabilmente, posizione contro questo governo. Ci si dirà: ma queste sono elezioni locali, che c'entra la politica nazionale? E invece c'entra, questa volta c'entra tantissimo. Questi non sono tempi ordinari, perché qualcosa di straordinario sta accadendo. In tempi come questi, anche una riunione di condominio diventa un fatto politico, figuriamoci le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale!

Il rischio, credo sia evidente a tutti, è quello che i nostri voti, pochi o tanti che siano, finiscano nelle mani (o forse nelle tasche) di quanti, in campagna elettorale, spendono e spandono promesse e belle parole, per poi accordarsi, a risultato ottenuto, nelle segrete stanze con i soliti noti. Questo non accadrà, a costo di resuscitare la Colomba con l'appoggio dei quattro gatti che, orgogliosamente, attraversano la notte della Nazione con la coda dritta e il baffo fremente.


Infine, una promessa: una forza antisistema e anticapitalista a Frosinone nascerà, di questo siate tutti certi. Che si chiami Colomba, o in altro modo, non ha molta importanza, basta che nasca. Questa forza si raccorderà con iniziative simili che stanno nascendo in tutta Italia, per dar vita ad una nuova stagione di lotte per la difesa della Democrazia, della Dignità egli esseri umani e della Libertà del nostro paese. Questo è il momento di piantare i piedi per terra e di combattere. Noi non ci arrenderemo mai

Nessun commento:

Posta un commento