Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

giovedì 20 settembre 2012

Ridiamo per non piangere

Luciano Granieri


 Non possiamo farci nulla se molti  si accorgono solo adesso di quanto sia cialtrona  e maneggiona    la destra laziale.  Prima del caso Fiorito-Battistoni,  ha furoreggiato la gestione clientelare del Comune di Roma ad opera del  camerata Alemanno, il quale ha piazzato nelle municipalizzate parenti, amici e  camerati, ha acquistato con i soldi dei contribuenti palazzetti di pregio per i suoi mocciosi fascisti del terzo millennio. Poi quando  uno dice che i partigiani hanno abbandonato il fucile troppo presto viene tacciato di terrorismo!  Ma anche la governatrice Polverini ha poco da accusare i membri della sua giunta di sperpero e latrocinio, tentando  addirittura il colpo di teatro delle dimissioni.  Chi ha deciso i vitalizi per gli assessori non eletti?  Gente  del Pdl che doveva essere risarcita perché  trombata dal mangia panini a tradimento Alfredo Milioni.   Chi ha utilizzato mezzi della protezione civile per presenziare alla sagra del peperoncino di Rieti?  Chi ha occupato un intero reparto dell’Ospedale Sant’Andrea (30 posti letto)  per farsi estirpare dalla gola quegli stessi tumori che alla Pisana  infestano la giunta? Lei la signora moralizzatrice dell’ultima ora, Miss frangetta nera Renata Poverini. Nei cittadini della Regione monta la rabbia e l’indignazione. Ma il tutto durerà fino alle prossime elezioni, quando in cambio dell’ennesima bolletta pagata e della solita cena verrà tutto dimenticato. E allora sapete quale sarà la rivoluzione che scaturirà da tutto sto’ casino. La Polverini si candiderà a sindaco di Roma, Alemanno a governatore del  Lazio e magari vinceranno pure. Tutto cambia per non cambiare nulla. E ciò che più fa rabbia è  che a pagarne le spese è la città di Anagni la quale  assurge agli onori della cronaca, non per la sua valenza storico artistica, ma per aver dato i natali, al Batman sfiorito. Non so se avremo ancora la voglia di scrivere in merito a queste misere e indecorose vicende. Per intanto proponiamo un nostro riassunto in video della sporca storia sperando che  faccia ridere per non piangere.




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