Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 5 dicembre 2012

Apertura di un tavolo istiuzionle con in sindaci per la questione Fiat di Piedimonte San Germano

Per l'associazione 20 ottobre Oreste della Posta


Apprendiamo con soddisfazione l’apertura di un tavolo istiuzionle con in sindaci per la questione Fiat di Piedimonte San Germano.
Riteniamo che quella dalla Fiat sia una questione centrale per la nostra economia. La ciociaria non può fare a meno dello stabilimento ed una sua eventuale chiusura sarebbe in vero dramma sociale ed economico.
Ma dal tavolo  sono comunque emerse delle grosse contraddizioni: ci sono stati gli interventi dell’On. Formisano e del Senatore Tofani che qui hanno gridato allo scandalo, mentre poi in Parlamento hanno votato 43 fiducie al Governo guidato da Mario Monti che, nel marzo scorso così si era espresso sulla vicenda Fiat: “La Fiat è una multinazionale che è libera di investire dove vuole”. Allora questi personaggi devono scegliere: stanno con  lavoratori o difendono la politca economica del Governo che lascia le mani libere alla Fiat?
E poi. Il consigliere regionale Scalia, che si è speso a fovere della firma dell’accordo sindacati-Fiat che ha estromesso la Fiom, solo ora si accorge che il piano Marchionne non era sostenibile con soli 20 milioni di euro?
Riteniamo che la questione Fiat sia centrale e per questo ci auguriamo che il prossimo Governo non sia guidato da Monti o da qualche suo cseguace, ma sia un Esecutivo che metta al centro la questione lavoro. Crediamo che la ricetta giusta sia quella francese. Hollande ha dichiarato il settore automobilistico di interesse nazionale. Lo è anche la Fiat per l’Italia.

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