MOVIMENTO NO TAV
Da un lato c'erano i governi delle crisi economiche
dall'altro lato l'europa dei popoli, dei cittadini e delle lotte. I primi hanno
firmato l'ennesimo protocollo privo di contenuti e inutile che non smuove un
euro verso alcuna opera. I secondi hanno provato a manifestare il loro
pensiero, la loro contrarietà verso queste scelte.
I primi, Monti e Hollande usando tutta la loro gradevole gentilezza hanno
convinto i giornali e le tv che loro stessi governano che tutto sarebbe filato
liscio d'ora in avanti, sul tav, sulle risposte da dare alla crisi economica e
su molto altro ancora. Protetti da migliaia di poliziotti hanno firmato,
parlato, fotografato, mangiato sulle spalle dei cittadini che tanto erano
lontani chilometri. I no tav, i cittadini veri, quelli che le scelte dei
governi le pagano sulla loro pelle sono stati scortati, e bloccati per almeno 4 ore al
confine, poi ancora bloccati alle porte di Lyon e solo grazie alla loro
caparbietà hanno raggiunto la piazza a loro concessa per manifestare.
Partiti alle 6 del mattino giunti a Lyon alle 3 del pomeriggio. Poi la
sorpresa, in piazza le libertà finiscono sulla scaletta del pullman. Qui, a
Lyon comanda la polizia del governo Hollande ed ogni tipo di corteo è vietato
come lo è allontanarsi dalla piazza anche solo per andare ai servizi. Vietato
abbandonare la piazza! Questo l'ordine perentorio, poi però alle 18 si fa buio
e per la Police è ora di far rientrare i no tav a casa e così uomini donne
anziani e bambini vengono caricati a freddo con manganelli, spray urticanti e
lacrimogeni verso i pullman. Quindi i pullman vengono
poi sequestrati dagli agenti che salgono e menano chiunque si alzi dal
seggiolino. In un caso l'autista viene anche brutalmente sostituito da un
agente di polizia che guida lui il pullman verso il confine. In un altro caso
gli agenti saliti sul pullman spruzzano lo spray al
peperoncino provocando il malore della quasi la totalità dei passeggeri. Ogni
pullman viene quindi scortato sotto minaccia sull'autostrada e dopo il casello
vengono ancora bloccati (alle 20:30 sono ancora lì). Queste le notizie che ci
giungono da oltre confine. Due facce dello stesso problema? No assolutamente
no. Da un lato, dentro i palazzi carnefici burocrati che in nome delle banche e
della crisi sono disposti a passare sui corpi delle persone anche a costo di
vedere scorrere del sangue. Dall'altro l'Europa dei popoli, della gente
semplice, dei cittadini che nonostante le violenze, i soprusi e in questo caso
anche i furti che da anni subisce, continua e continuerà a lottare. Non è un
problema che presuppone una mediazione è semplicemente una parte quella sana che
deve vincere sull'altra, quella malata."
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