Il consigliere comunale Vincenzo Durante lascia Rifondazione
Comunista e aderisce ai CARC, l’annuncio
ufficiale dell’adesione al partito dei comitati di appoggio alla resistenza per
il comunismo è arrivato nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ieri mattina (20 dicembre ndr) nella sala giunta
del comune di Cassino, alla presenza di Andrea De Marchis, segretario del
partito dei CARC della federazione Lazio Umbria.
Consigliere Durante, da cosa è scaturita la decisione di
fuoriuscire da Rifondazione Comunista e confluire nei CARC?
La mia scelta è dipesa da alcuni nodi politici rimasti
irrisolti e dall’ultima fase in cui si è costituito il cartello elettorale
“Cambiare si può”, il cui punto fondamentale per potervi confluire è lo scioglimento
del partito che significa rinnegare la propria bandiera azzerando di fatto 150
anni di storia a fronte di un progetto politico
inesistente e di un programma
elettorale in alto mare. Ritengo che queste siano state decisioni non dibattute
all’interno dei rispettivi circoli di zona ed assunte semplicemente dai vertici
nazionali , regionali e provinciali senza procedere ad una doverosa
consultazione della base sul territorio.
L’altro ieri ha avuto un colloquio privato con il sindaco di
Cassino. Quanto è concreta e fattibile l’ipotesi di un suo rientro in
maggioranza?.
Ad oggi questa possibilità di rientrare in maggioranza è ben
lontana. Il colloquio è durato oltre due ore nelle quali ho rilevato una serie
di criticità politiche e programmatiche dell’amministrazione cittadina che, nel
caso in cui venissero affrontate con
serietà e determinazione potrebbero gettare le basi per un ripensamento
rispetto allo stare all’opposizione.
A cosa si riferisce nel concreto?
Anzitutto riportare l’azione politica e amministrativa
nell’alveo del programma di “Bene
Comune”, completamente disatteso dal primo cittadino in questo scorcio di
legislatura, oltre che all’attuazione di
una serie di posizioni politiche come la costituzione della commissione
d’inchiesta sui debiti comunali, la
risoluzione politica rispetto alle eccedenze idriche (ho chiesto una moratoria a riguardo ed in
alternativa una “una tantum” ) , la revisione delle tariffe dell’asilo nido
comunale, una forte e precisa presa di posizione politica da parte
dell’amministrazione rispetto all’increscioso episodio di vendita delle case ATER che a breve metteranno in strada 100 persone, l’azzeramento della
giunta tecnica, la ricomposizione di un nuovo esecutivo di chiara
matrice ed indirizzo politico, il trasporto pubblico gratuito per gli over 65,
il ritiro dell’adesione del comune ad Equitalia
dal primo gennaio 2013 e l’entrata nella costituita società di
riferimento Anci per la riscossione dei tributi, l’istituzione di un ufficio
dell’housing sociale, come pire la revisione del regolamento del servizio
dell’acquedotto comunale, tra l’altro in vigore dal 1995, il bilancio
partecipativo e l’internalizzazione di tutti i servizi attraverso la
costituzione di operative sociali. Questi sono stati i passaggi salienti delle
rivendicazioni presentate dal sottoscritto nel colloquio intercorso con il
sindaco anche se si è parlato di molto altro.
Il tutto comunque è comunque avvenuto
in presenza di Giovanni Di Murro, del consigliere Emiliano Venturi e di
Mario Melaragni in rappresentanza della nuova
sezione cittadina dei CARC. Colgo
l’occasione per ringraziare il capogruppo di Sel Gino Ranaldi, che nelle
settimane passate ha agevolato questo
incontro con il sindaco facendosi promotore del mio rientro in maggioranza
. Lo ringrazio per l’onestà intellettuale dimostrata e se ciò dovesse
concretizzarsi parte del merito sarà anche suo.
Quali risposte da parte del sindaco?
C’è stata una piena condivisione delle criticità presentate,
benché non abbia assunto una posizione netta ma abbia dimostrato disponibilità
a proseguire il dialogo nella speranza di risanare la frattura che si è creata.
Ad ogni buon conto intendo sottolineare che il partito dei CARC, in questa fase
rimarrà saldamente all’opposizione. Lo dimostra il fatto che nei prossimi giorni depositeremo un’interrogazione indirizzata
sia all’assessore che all’assessore Costa per il mancato invio dei
progetti sull’housing sociale alla Regione Lazio inerenti la richiesta di
finanziamenti finalizzati alla costruzione di alloggi a prezzi calmierati,
iniziativa che invece ha portato a termine il comune di Alatri predisponendo progetti per oltre 2,5 milioni
di euro che riguardano la
ristrutturazione di sette edifici e la costruzione di 35 nuovi alloggi
popolari. Noi continueremo comunque ad esercitare pressione sull’amministrazione affinchè vengano
recepiti i nostri punti politici, sia
che si rientri in maggioranza che nel
caso in cui resteremo all’opposizione fino alla fine della legislatura. In
conclusione uno dei punti dirimenti per una nostra scelta, sarà quell’avvio della commissione d’inchiesta per far luce sulle responsabilità politiche delle
passate amministrazioni di centro destra che hanno prodotto una voragine sena
precedenti totalmente scaricata sui
nostri cittadini. L’attivazione di una commissione d’inchiesta e la determinazione a sottrarsi a pagare il
debito frutto di ruberie, clientelismo, collusioni , corruzioni e speculazioni,
riteniamo rappresenti la base dalla quale partire per segnare l’inizio della
discontinuità amministrativa promessa in campagna elettorale e dar vita ad una
nuova stagione per la nostra città.
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