Se a livello nazionale il decreto sblocca Italia sblocca
zero. Qui in terra ciociara il derby del
Pd ha prodotto lo sblocco della presidenza della Società Ambiente Frosinone
(Saf). Una poltrona che è stata per lungo tempo oggetto di scambio con la
candidatura alla Provincia. Francesco Scalia, in cambio dell’endorsement ,dei
demo- fascisti riuniti, al suo protetto per la poltrona di presidente
della Provincia Antonio Pompeo, cedeva alla reunion piddiellina la guida, per un loro
uomo, della Saf. Lo schieramento
antagonista, invece, quello guidato dall’altro Francesco del Pd, De Angelis ,che
punta su Enrico Pittiglio per la corsa alla Provincia, rimaneva fermo sul nome dell’ex manager Asl
Mauro Vicano non spendibile per ulteriori trattative .
Nel corso della riunione dei sindaci, soci della Saf, si sarebbe dovuto finalmente
eleggere il nuovo Presidente. A conti fatti i primi cittadini favorevoli a
Scalia e alla reunion Piddiellina, sostenitori di Pompeo alla Provincia,
avrebbero dovuto imporre la forza dei
numeri ed eleggere o il loro uomo, Scittarelli, o ottenere un rinvio al fine di
trovare un candidato un po’ meno debole e un po’ più gradito ad Abruzzese e
soci .
Dopo liti, insulti, abbandoni e ritorni, a sorpresa risultava eletto
Mauro Vicano, l’esponente della compagine numericamente meno significativa,
quella cioè del Pd “meno democristiano” di De Angelis, pigmalione di Pittiglio
per la corsa alla Provincia. Apriti cielo. Sui giornali e media locali si
evidenziava come la strana alleanza, mezzo Pd, democristiani e demo fascisti,
fosse andata in pezzi alla prima prova significativa, mentre dall’altra
sponda la forza ideologicamente meno contaminata, avesse avuto buon
gioco.
E’ pur vero che la nostra terra
in quanto a stranezze politiche non ha rivali. Ma l’elezione del minoritario Mauro Vicano alla presidenza della Saf è
veramente un fatto così inaspettato? Se permettete avrei qualche dubbio. Non è forse possibile che l’inciucio abbia travalicato gli schieramenti? Che il contrasto in apparenza così aspro fra
le squadre di Scalia e De Angelis, non sia un gioco della parti per mascherare
altri inconfessabili accordi? La presidenza
della Provincia a Scalia, quella dalla Saf, e magari del Cosilam,
piuttosto che dell’Asi, a De Angelis, ad esempio .
E guardando oltre, perchè
non ipotizzare un accordo già bell’e fatto su consiglio e giunta? Io voto
due consiglieri tuoi, tu però mi lasci un posto in giunta. Il dubbio che la spartizione sia cosa fatta e che le schermaglie della campagna elettorale siano solo polvere
da gettare negli occhi della gente che non vota è forte. E, come diceva il buon Andreotti, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si
indovina.
Ma a noi , popolo bue, sta
bene che sopra le nostre teste, ci si dividano le spoglie del “NOSTRO”
patrimonio pubblico Provinciale? Non sarà eccessiva l’esclusione sempre più massiccia dalle decisioni che coinvolgono la nostra vita? Ricordo
che qualche tempo fa si faceva un gran farneticare di ronde cittadine a difesa
dell’ordine pubblico minacciato dalla presenza nei quartieri di extracomunitari,
tossicodipendenti, prostitute. Non
sarebbe il caso che, anziché mobilitarsi per menar le mani contro chi subisce
le stesse nostre ingiustizie, ci si organizzasse, in modo non violento ma
giuridicamente efficace, per
controllare quale logica vi sia dietro
certe candidature, come si determinino
certe nomine, quali siano le
procedure sulla concessione di appalti,
da parte degli enti, verso determinate aziende, come vengano spesi i denari che
noi cittadini paghiamo attraverso le tasse? Se non è possibile per ora
riacquistare agibilità democratica, almeno che si pretenda trasparenza e verità. Ne va della nostra
dignità.
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