Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 27 settembre 2014

Vivere di politica, significa essere al servizio della comunità che si rappresenta.

Aniello Prisco - cittadino.

In un momento così difficile per il paese e per la nostra comunità cittadina e provinciale, assistiamo a lotte intestine tra fazioni interne ai partiti e accordi trasversali senza identità tra destra e sinistra, ma esclusivamente finalizzati alla suddivisione di posti di potere. I personalismi dei politici, ormai, hanno preso il sopravvento su ogni progetto futuro e possibilità di risoluzione delle numerose problematiche con cui i cittadini si trovano a combattere quotidianamente. Questo è un gioco al massacro a cui dobbiamo ribellarci per rimettere al centro del dibattito pubblico le esigenze dei cittadini. Le priorità di chi vive tutti i giorni una vita fatta di lavoro e sacrifici sono chiare: lavoro, cura della salute, sicurezza, riduzione delle tasse, lotta serrata all’evasione fiscale e alla corruzione. Ai cittadini non interessano i nomi di chi amministra o gestisce le società pubbliche, ma guardano e si aspettano risultati concreti con cui sperare in un futuro migliore per la comunità e, in particolare, per i figli. 
Da qualche anno ho iniziato a criticare chi vive di politica. Nessuno escluso: eletti, staff, addetti vari e dirigenti in enti pubblici che ricevono gli incarichi per "meriti" politici.
 Queste mie critiche non sono astratte o pretestuose, ma dopo anni di valutazione dell'operato di questi signori sono giunto alla conclusione che hanno sempre e solo ricevuto, hanno agito direttamente o indirettamente per interessi e scopi personali. Sicuramente esistono delle eccezioni, mai fare di tutta l’erba un fascio, ma i pochi che avevano ben chiaro come obiettivo il bene comune hanno abbandonato o con il loro silenzio si sono resi complici di questa disfatta politica. Tutto ciò non mi piace.
A mio avviso vivere di politica è necessario e anche giusto perché qualcuno deve occuparsi della cosa pubblica. Questo però non deve tramutarsi nel soddisfacimento di interessi o ambizioni personali. Vivere di politica significa espletare un servizio per la comunità. Non solo per i cittadini che ti hanno sostenuto, ma anche per tutti gli altri. Se vivi di politica devi rendere un servizio al prossimo, essere a loro disposizione, essere di aiuto, collaborare e nello stesso tempo capirne i bisogni e le necessità al fine di trovare le soluzioni opportune. L'unico modo è parlare, confrontarsi con i cittadini, cercare in loro anche una sponda per progettare e realizzare il modello giusto di società per il futuro. Ciò farà in modo che i politici vengano stimati e considerati un vero aiuto per i cittadini. Se, invece, i politici si adoperano per creare una rete di sostenitori e amici, se approfittano della loro posizione per soddisfare i propri interessi personali e politici saranno sempre percepiti come un peso enorme per la comunità.
Pertanto, mi rivolgo a chi vive di politica, vecchi e nuovi, interpretate il vostro ruolo, qualunque sia, come un servizio per i singoli e per la comunità a cui appartenete. Diversamente sarete un peso che dividerà e lo stesso peso, inevitabilmente, prima o poi schiaccerà anche voi. Nello stesso tempo mi rivolgo ai cittadini, l’unico modo per non far deragliare i politici dai loro doveri è partecipare attivamente alla vita politica della comunità, controllare l’operato degli eletti e non dividersi in tifosi scellerati che credendo di far vincere la propria fazione non si accorgono che stanno affondando tutti insieme. Un futuro migliore esiste, ma dobbiamo costruirlo tutti insieme.



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