L’aria che tira nell’ospedale del Capoluogo è sempre più
brutta e può portare uno tsunami. Se non saranno adottati urgenti provvedimenti,
i reparti o Unità Operative Complesse di
pediatria e di neonatologia che si trovano, da tempo, in una condizione di forte
precarietà, rischiano di morire …….per
cause naturali. Perché accade tutto ciò? Quali strategie o disegni si celano dietro comportamenti
incomprensibili che non giovano certamente ai cittadini? Com’è
noto, per essere stato denunciato da tempo, in pediatria operano 3
medici di cui solo uno abilitato per i turni notturni; a neonatologia lavorano
3 medici di cui uno è in malattia e solo uno è idoneo per i turni notturni.
Vale a dire che due medici debbono sobbarcarsi i turni notturni per un’intera
settimana nei due reparti e
soddisfare le consulenze del pronto
soccorso.
Con la
nuova normativa europea questo non è possibile perchè i “primari” o
“responsabili” come vengono oggi definiti, non si assumono la responsabilità di
firmare ordini di servizio che
contrastano con la normativa suddetta. Se lo facessero, infatti, dovrebbero
pagare di persona una multa salatissima. Questa nuova realtà ha spinto i direttori dei distretti, dei presidi
ospedalieri e dei dipartimenti della asl
a far sentire la loro voce, perché la normativa europea li pone di
fronte a nuove responsabilità.
Da sottolineare che a UOC di neonatologia è l’unico reparto
di patologia neonatale tra Roma e Latina. Se una donna con gravidanza a rischio o un
bambino al disotto di un mese di età, residenti in qualsiasi comune della
provincia, si sentono male vengono portati al “Fabrizio Spaziani”. Se questo
reparto non funziona e non dimostra efficienza e qualità bambini e donne
incinte, a rischio, saranno costretti a recarsi Roma oppure a Latina. E tutti
sanno che la tempestività degli interventi è decisiva per salvare la vita alle
persone.
Ma il sindaco della nostra Città, Presidente della Conferenza locale della sanità quando si
decide ad intervenire? E l’intero Consiglio comunale del Capoluogo amministra
il comune di Vattelaapesca o il nostro
Capoluogo? Perché dorme di fronte a tanto sfacelo e a tanta desolazione? Cosa
c’è più importante della salute per un cittadino? E l’Ordine dei medici perchè
continua a restare muto?La situazione dell’organizzazione sanitaria degli
ospedali e del territorio è tragica. In tale contesto la salute e la vita dei
cittadini sono a rischio.
Per arrestare lo
sfascio in atto e per risalire la china occorrono
grande senso di responsabilità e buon senso. Soprattutto servono unità di
intenti e di proposta da opporre ad una politica sciagurata voluta da
Zingaretti , condivisa e sostenuta dai sindaci dei centri maggiori e dai
consiglieri regionali di questa provincia. Urge un incontro per un confronto
serio, questa volta, senza credere più alla befana. Occorre mettere alle corde
coloro che hanno remato contro e che si sono dimostrati incapaci di risolvere
la grandi questioni(sanità-lavoro-gestione idrica-rifiuti-Valle del Sacco, ecc.)
del nostro territorio.
Video di Luciano Granieri
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