Il
Coordinamento per l’Ambiente di Anagni e il Gruppo Anagni Siamo noi
Per il coordinamento: Associazione
“Anagni Viva”, Associazione Diritto alla Salute DAS,
Associazione Terra Dolce, Legambiente Anagni, Comitati di quartiere Ponte
del Papa, Osteria della Fontana, Vox Populi.
Il Coordinamento
per l’Ambiente di Anagni e il Gruppo di cittadini Anagni siamo noi hanno
incontrato il Sindaco dott. Fausto Bassetta nella serata di mercoledì 25 novembre u.s. per discutere alcune
questioni inerenti il decoro cittadino e le criticità ambientali della città e
del territorio di Anagni.
Massimo
Sangiorgi, Alba Di Maggio e Cinza Belardi per il gruppo Anagni siamo noi, hanno
informato il Sindaco delle iniziative che il gruppo spontaneo di cittadini ha
messo in atto per la pulizia ed il ripristino delle condizioni igieniche di
parti del territorio comunale, non adeguatamente coperte dal servizio di
nettezza urbana. Le aree oggetto degli interventi sono aree di uso collettivo
come i parcheggi, i piazzali di pertinenza scolastica, le circonvallazioni.
Hanno informato anche che sono state programmate altre azioni per il futuro
immediato. E’ importante che anche il Sindaco e l’amministrazione comunale
aderiscano a queste iniziative per dare più forza mediatica all’evento,
spingendo il maggior numero di cittadini ad impegnarsi per il decoro della
città, sia quotidianamente che almeno
una volta l’anno in maniera collettiva.
Il sindaco
prende atto delle iniziative e assicura che solleciterà la ditta appaltatrice
ad una maggiore presenza operativa. Si studieranno modalità efficaci per
estendere a tutta la popolazione questa sensibilità al decoro urbano.
Rita
Ambrosino per Legambiente, chiede chiarimenti sugli sviluppi della richiesta
V.I.A. Ipercompost, dopo la conferenza di servizi in Regione, lo scorso 3
novembre.
Il Sindaco
conferma la volontà del Comune di Anagni di opporsi alla richiesta e ribadisce
la volontà di valutare la situazione ambientale in un ambito territoriale più
ampio, appoggiando la richiesta di moratoria di impianti impattanti presentata
da Legambiente.
Anna Natalia e Luciano Marinelli per l’Associazione Anagni Viva hanno ribadito la necessità di intervenire per una
maggiore efficienza organizzativa dei
servizi di pulizia e di raccolta
urbana dei rifiuti, così
come segnalato da “Anagni siamo
noi “ e chiedono chiarimenti sulla richiesta alla Regione del Piano Controlli sulle aree comprese
nella perimetrazione SIN e sulle Ordinanze esistenti per determinate aree. Il Sindaco informa che si
lavora ad una Convenzione con Arpa Lazio e conferma che la richiesta di moratoria, peraltro avanzata da tempo dal Coordinamento, verrà considerata,
così come quella per l’ adesione al
Piano “Rifiuti zero”. Infine si chiedono informazioni sulla accessibilità all’
area dell’ ex- deposito di munizioni di
Anagni, dopo la rimozione di un ordigno
segnalato, perché l’ Associazione Anagni Viva, come è noto da
tempo, ha elaborato diversi progetti di utilizzo. Il Sindaco ritiene che
queste proposte possano essere presentate
in occasione del bando pubblico di idee che
il Comune sta per emanare. Poiché quell’ area va considerata un Bene
Comune si chiede di avere
contatti regolari con il referente di Labsus e con l’ Ufficio Ambiente.
Alessandro
Compagno per l’Associazione Diritto alla Salute loda i cittadini che prestano
gratuitamente un servizio ai fini del maggior decoro di Anagni. Ritiene che sia
necessario da parte dell’amministrazione comunale stringere un maggior
coordinamento con questi volontari che funzionano come della vere e proprie
sentinelle del territorio. Non è raro infatti che nel lavoro di bonifica delle
aree degradate ci si imbatta in vere e proprie discariche ad alta pericolosità
batteriologica, possibili fonti di infezioni causa di vere e proprie pandemie. L’intervento
di bonifica in questi casi deve essere immediato e necessariamente portato a
termine con strumentazione adeguata. Compagno inoltre richiama l’attenzione
sulla prossima chiusura del laboratorio analisi dell’Ospedale di Anagni: un
altro duro colpo al sistema di medicina preventiva in un’area come la Valle del
Sacco ormai additata come la più inquinata d’Italia. Se chiude il Laboratorio
analisi a seguire subito dopo verrà chiuso il punto di primo intervento e il
reparto di nefrologia. Tutte le
associazioni presenti sollecitano quindi una decisa presa di posizione dei
sindaci della zona nord sulla questione Sanità, vista la gravità della situazione
di soccorso, di cura e di prevenzione, mentre da parte Asl non c’è la percezione oggettiva della sofferenza
della popolazione di questo territorio e, di conseguenza, manca un concreto progetto sul fabbisogno di
servizi sanitari essenziali per circa
80.000 cittadini.
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