Il segretario del PCd’I di Frosinone
Si è svolta lunedì 4 gennaio una manifestazione di protesta
davanti ai cancelli dell’EX VIDEOCON di Anagni per denunciare il dramma della
disoccupazione nella provincia di Frosinone.
Ormai è chiaro a tutti che il dramma del lavoro nella nostra
provincia non può più attendere ed è urgente un intervento della Regione. In
questo quadro sono state raccolte delle firme per far si che la Regione discuta
la mozione, già precedentemente inviata, affinché si impegni a misure urgenti
sul fronte della disoccupazione.
I Comunisti denunciano che la mozione non è stata firmata
dal PD e SEL e auspicano un rapido ripensamento di questi due partiti in
quanto la disoccupazione ha già toccato soglie allarmanti.
Facciamo appello ai consiglieri Buschini, Bianchi e Fardella
che si facciano interpreti di questo dramma che sta colpendo la nostra terra.
Ogni ritardo è colpa grave!
I Comunisti esprimono profonda solidarietà ai lavoratori
della vertenza frusinate che con il loro coraggio stando andando avanti contro
tutto e tutti con la consapevolezza che dalla loro parte c’è la ragione e la
giustizia.
È chiaro a tutti che l’Italia procede a due velocità: il
centro-nord con segnali di ripresa e il centro-sud con tutte le altre conseguenze
che ne conseguono. Questo è il risultato delle politiche governative che hanno
abbandonato il Sud a se stesso. Basta ricordare che la nostra provincia ha
123.000 iscritti nei centro dell’impiego, la disoccupazione giovanile ha superato
il 50%, i consumi continuano a diminuire e le sofferenze bancarie aumentano.
Ciò significa che anche se ci fosse la ripresa la nostra
provincia non si aggancerebbe.
La nostra proposta è quella di istituire un reddito di
cittadinanza che farebbe ripartire i consumi e porterebbe un po di giustizia
sociale.
Vorrei ricordare al PD e a SEL che la regione Puglia ha istituito
il reddito di dignità, 600 euro al mese per 10.000 cittadini, la regione Friuli
ha approvato un sostegno al reddito di
550 euro al mese per redditi inferiori a 6.000 euro all’anni.
I Comunisti chiedono che la Regione Lazio si attivi
immediatamente per combattere questa grave emergenza sociale.
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