Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 7 gennaio 2017

Acea: Risoluzione e Soluzione.

Il 13 dicembre scorso la conferenza dei sindaci di Acea Ato5 ha votato la risoluzione contrattuale per l'erogazione dell'acqua con Acea Spa. Il  rifiuto  del territorio ciociaro di un gestore che ha offerto un servizio più che scadente, vessando i cittadini con bollette assurde, avviene in un momento in cui la stessa Acea sta consolidando il proprio controllo sull'erogazione idrica in tutto il centro Italia. Contenziosi per la mala gestione del servizio sono presenti in tutti gli Ato del Lazio. Nonostante il 51% di Acea sia in possesso dell'ente Roma Capitale, i soci di minoranza privati,  Caltagirone e Suez, continuano a gestire la società depredando gli utenti al solo scopo di assicurare elevati dividendi ai propri azionisti. In questo quadro ai sindaci di Acea Ato5 che hanno votato la risoluzione contrattuale con Acea Spa, ma anche agli alti primi cittadini del Lazio costretti a gestire situazioni estremamente critiche relativamente al comportamento della multiutility romana,  si chiede di esortare la sindaca di Roma Virginia Raggi, a ripubblicizzare, in virtù di socio di maggioranza pubblico,  Acea Spa. Ciò   per eliminare le pratiche di commercializzazione di un bene comune, come l'acqua, portate avanti dal management privato. A tal proposito Il forum italiano dei  movimenti per l'acqua acqua ha redatto un comunicato da inviare ai sindaci, affinchè firmino una lettera da recapitare  a Virginia Raggi sollecitando  la ripubblicizzazione di Acea, così come per altro promesso dalla sindaca in campagna elettorale. Di seguito il testo della nota da inviare ai sindaci, e il testo della lettera che gli stessi potranno firmare e mandare  alla Raggi.

Luciano Granieri.
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Signor Sindaco,


Oggetto: gestione del Servizio Idrico Integrato – Il ruolo di Acea S.p.A. e di Roma Capitale 

 il 13 dicembre l’Assemblea dei Sindaci ha deliberato la risoluzione del contratto con Acea Ato 5 S.p.A.-
Ovviamente nessuno si illude che la società non si opponga in ogni sede, come dichiarato preventivamente, alla decisione.
In merito la invitiamo a valutare come ACEA ATO 5 S.p.A. sia una controllata al 97% di ACEA S.p.A., la multiutility romana che, proprio in queste settimane, sta consolidando il proprio controllo sulle gestione dell’acqua in tutto il centro Italia rilevando, con un palese accordo, le quote detenute nelle società da Veolia.
In pratica la risoluzione del nostro contratto avviene quando ACEA S.p.A. sta consolidando il proprio progetto di unificare in un’unica gestione i servizi idrici di Toscana, Umbria e Lazio e nel momento in cui su questi territori ha garantita la non concorrenza degli altri grandi operatori.
L’atto dell’Assemblea dei Sindaci è un affronto nel “giardino di casa” che Irace & C., ovvero il management di Acea S.p.A., non potrà mai tollerare.
Ma ACEA S.p.A. ha un socio di maggioranza che detiene il 51% delle azioni e che è Roma Capitale.
Il sindaco Virginia Raggi in campagna elettorale ha ribadito il valore programmatico della prima delle cinque stelle, l’acqua pubblica, ed ha parlato di ripubblicizzazione di Acea S.p.A.
Ora è tempo che il Comune di Roma faccia valere il proprio ruolo di socio di maggioranza ed imponga ad ACEA S.p.A. di interrompere le politiche di colonizzazione e depredazione che noi per primi abbiamo subito così pesantemente.
In primo luogo il Comune di Roma Capitale deve mandare a casa Irace & C. che occupano le loro poltrone per eseguire il mandato di Suez e Caltagirone, i soci privati che controllano la minoranza delle azioni della società.
Quando il comune di Roma Capitale avrà imposto il proprio controllo su Acea S.p.A., le controllate di questa dovranno solo adeguarsi.
Per questo, come Forum dei Movimenti per l’Acqua, stiamo raccogliendo le adesioni alla lettera che inviamo in allegato, dei sindaci dei comuni che in Italia sono sotto il controllo di Acea S.p.A., perché il Sindaco di Roma Capitale comprenda come la questione “Acea” non è un fatto solamente romano, ma nazionale, con cui fare i conti.
Al momento è sufficiente un semplice cenno di risposta per aggiungere in calce alla nota il nome del suo comune, ferme restando tutte le possibili iniziative che potranno essere concordate in seguito.

Cordiali saluti.
                                                                 Severo Lutrario

Forum Italiano dei Movimenti per L’Acqua
Comitato Provinciale Acqua Pubblica Frosinone

Per aderire è sufficiente

una mail di risposta a comitatoacquapubblicafrosinone@gmail.com  o un sms al 380 4921168




Il testo della lettera da inviare alla Raggi firmata dai sindaci


 5 gennaio 2017                                         
Alla cortese attenzione
della Sindaca di Roma Capitale e della Città Metropolitana
Virginia Raggi


Oggetto: Richiesta di incontro sulla Ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico integrato, contro i processi di fusione e aggregazione operati da ACEA Spa, sul cambio dei vertici di ACEA Spa

Gentile Sindaca,
I sottoscritti comuni fanno parte dei diversi Ambiti Territoriali Ottimali nei quali opera direttamente o attraverso società partecipate ACEA Spa di cui Roma Capitale è l’azionista di maggioranza. 
Ormai da tempo si è sviluppata una densa conflittualità con il management della società, motivata da una gestione fallimentare ed inefficiente che ha assecondato le peggiori pratiche clientelari, scaricando addosso ai cittadini i costi di tali comportamenti scellerati.
Sperando di poter approfondire nelle sedi idonee il merito della vicenda, è opportuno solo sottolineare che le sottoscritte amministrazioni hanno intrapreso, in ossequio al risultato dei referendum del 2011, un percorso per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato che passa necessariamente per il superamento dell'attuale gestione e il ritorno dell'intero servizio idrico nelle mani degli enti locali competenti.
Il percorso intrapreso da tanti di noi Sindaci ed amministratori, con ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato contro la cessione delle reti, con manifestazioni, incontri, insieme ai nostri concittadini, e poi tavoli tecnici e continue azioni legali che ad oggi tentano quantomeno di ostacolare la pratica vessatoria dei distacchi , delle bollette pazze, dei continui disservizi, continua con sempre maggiore consapevolezza e ostinazione nel voler perseguire la ripubblicizzazione del servizio idrico.
Pertanto, consci delle Sue posizioni sulla tematica dell'acqua pubblica, e nella Sua qualità di rappresentante del socio maggioritario della società ACEA Spa, Le chiediamo un incontro istituzionale urgente per approfondire il merito della questione ed in particolare per:
-individuare la strada di una soluzione concordata di superamento delle attuali modalità di gestione del servizio idrico integrato;
-per chiederle di non procedere ai processi di fusione e aggregazione operati da ACEA Spa nei nostri territori e non solo, in particolare nell’ATO1 di Viterbo;
-indire per gennaio la Conferenza dei Sindaci dell’ATO2 e votare a favore di una mozione che sospenda tutte le iniziative in corso da parte di ACEA Ato2 volte ad ottenere la segna coattiva del Servizio idrico da parte dei Comuni “inadempienti” fino a che non sia data piena attuazione alla Legge 5/2014;
-di cambiare quanto prima i vertici di ACEA Spa, responsabili della grave situazione che viviamo nei nostri territori, emanazione ed espressione di chi porta avanti politiche volte alla privatizzazione e al fare profitti sull'acqua senza nessuna cura e attenzione per le esigenze dell'utenza;
 - di impedire l’avvio del contenzioso minacciato da parte di ACEA Ato 5 S.p.A. a seguito della risoluzione del contratto votata dalla conferenza dei Sindaci dell’Ato5 lo scorso 13 dicembre;
- di favorire il processo di risoluzione del ventennale contenzioso con ATO3 Rieti, attraverso il pagamento degli oneri dovuti per i costi ambientali e della risorsa idrica prelevata da ACEA ATO2 S.p.A. dalle sorgenti Peschiera e Le Capore in assenza di concessione e aprendo un tavolo con la Regione e i Comuni della provincia di Rieti interessati al rilascio di una nuova concessione cointestata che tuteli allo stesso tempo la risorsa bene comune e i diritti di tutti gli utenti;
 -di individuare la strada di una soluzione concordata di superamento della gestione privata GORI s.p.a. nell'ambito territoriale ATO 3 Campania.
Ringraziandola ed In attesa di un riscontro alla presente le inviamo Cordiali saluti e buon lavoro.                                                 

Rete dei Sindaci per l'Acqua Pubblica
Comuni di ……………………………………………………………………………………………………………..
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