PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Circolo “5 aprile” - Ceccano
Il Partito della Rifondazione Comunista di Ceccano condanna con forza il vile attacco diffamatorio perpetrato dal PD nei confronti dell'Assessore Umberto Terenzi e di tutto il nostro Partito, attuato facendo circolare, sulla stampa e fra i partiti del centro-sinistra, la falsa notizia di un'aggressione nei confronti del Segretario Comunale, puntualmente smentita dallo stesso, così come confermato sulla stampa di oggi dal Sindaco Antonio Ciotoli.
La totale falsità delle dichiarazioni fatte circolare e rilasciate dai massimi esponenti del PD locale in questi due giorni è la dimostrazione evidente di chi, non avendo più argomentazioni politiche proprie, utilizza la calunnia per screditare l'azione politica degli altri.
Il giochetto squallido messo in atto dai piddini è chiaro: ricompattare la frantumazione che regna al loro interno e che paralizza, da oltre due anni, l'azione amministrativa della maggioranza sulla pelle di Rifondazione Comunista.
Il metodo “Boffo”, ideato da Berlusconi a livello nazionale, a quanto pare ha fatto presa anche nel PD, che pur di appropriarsi di un poltrona stipendiata in più, non si fa scrupoli di annientare con la calunnia anche gli alleati politici
Ma noi lo sappiamo cosa da fastidio al PD, da fastidio che il nostro partito ha ancora la faccia di scendere in piazza a parlare con i cittadini, di farsi vedere nelle piazze con i propri simboli e le proprie bandiere, che è in grado, ancora, di parlare di temi importanti in prima persona senza la necessità di nascondersi dietro altre sigle od organizzazioni.
In questi 9 anni di vita amministrativa il PRC non ha prodotto un solo atto dannoso per la maggioranza ed ha mantenuto viva la discussione politica su tutte quelle questioni che riguardano da vicino i cittadini, seguendo con attenzione la questione dell'acqua, dell'inquinamento, della sanità, il diritto alla casa e le numerose vertenze lavorative che hanno interessato il nostro territorio.
E' proprio questo che non va giù al Partito Democratico, non potendo controbattere su queste questioni che renderebbero evidenti le contrarietà e le incoerenze della loro già ambigua linea politica nazionale.
Il Partito del “ma anche” non avendo una chiara posizione politica su queste questioni, evita il confronto e attacca con la menzogna.
Il PD ha messo in moto la propria macchina da guerra, l'unica cosa che ancora sa fare, per rimettere in prima persona le mani sulla città, cercando di azzittire con questi metodi discutibili chi continua a pretendere trasparenza e democraticità nel confronto politico.
Al PD da fastidio che la sinistra abbia richiesto a gran voce le primarie, che farebbero cadere le strategie che hanno già definito e che intendono, ancora una volta con il metodo dell'arroganza e del ricatto, imporre a tutti, anche a quello che sembra, con l'aiuto di esponenti di politici che risiedono oggi tra i banchi del centro-destra.
Il grande inciucio è cominciato, servono i posti e così come già sperimentato a livello nazionale si scredita e si colpisce Rifondazione.
Il Partito Democratico rivolgesse lo sguardo e le lezioni di moralità ai propri rappresentati che di certo non sono estranei ad episodi di profondo squallore politico e morale, getti finalmente la maschera e faccia capire chiaramente a tutti quali sono i loro obiettivi e le loro posizioni sulle questioni principali che attanagliano il nostro territorio e di cui loro sono in gran parte corresponsabili.
Per quanto ci riguarda noi stiamo in maggioranza ed in giunta, non perchè ce lo ha regalato qualcuno ma perché, ci hanno dato fiducia i nostri elettori, abbiamo sottoscritto un accordo con i partiti di maggioranza che, a quanto, pare solo loro non hanno rispettato sin dall'inizio, giocando con separazioni ed improvvisi ricompattamenti.
Il Partito della Rifondazione Comunista è un partito organizzato non solo sulla carta, colpire uno di noi non significa far tacere Rifondazione, che continuerà ad occuparsi delle stesse cose ancor con più determinazione.
Confermiamo la nostra fiducia al Sindaco Ciotoli e il nostro impegno a rispettare il programma elettorale così come confermiamo la nostra fiducia al compagno Terenzi, ma è chiaro che ogni scelta futura del nostro Partito terrà necessariamente conto dell'atteggiamento avuto in questa vicenda dal Partito Democratico.
Ceccano 13 marzo 2011
PRC Ceccano
«La nostra richiesta - si legge nel comunicato dei firmatari (Pd e Pf) del documento politico presentato al sindaco sabato scorso - ha come unico intento quello di prendere le distanze da ‘fattacci' come quello di venerdì scorso perché non possiamo permettere che questi episodi restino nel silenzio e senza trarre le dovute conclusioni politiche, perché ogni aggressione siffatta è un attacco verso tutti e tutte noi, verso tutti i cittadini liberi, verso la vita democratica e civile nel suo insieme, e rispetto ad essa tutti e tutte noi siamo chiamati a rispondere. Ci stupisce però che di fronte a tali fatti il Primo Cittadino voglia incessantemente e faticosamente minimizzare ma strumentalizzare 5 consiglieri di maggioranza, che con animo libero, hanno sentito il dovere di condannare atteggiamenti violenti. Oggi ci preme, alla luce delle dichiarazioni apparse sui quotidiani, distinguerci anche da coloro che sono incapaci di individuare il limite tra il sacrosanto sdegno e l'atto violento. Sia ben chiaro che non abbiamo intrapreso nessuna gara o caccia degli uomini di Rifondazione, sostituendo i fatti con delle fantasie ed è indecoroso e inappropriato dipingerci come se si fossero alzati in volo gli avvoltoi del centrosinistra sperando di sentire odore di cadaveri eccellenti. Ma per l'entità dell'accaduto e urgenza del problema che dovrà essere affrontato, è necessario che il Sindaco si renda conto che per uscire da questa palude occorra garantire imparzialità e autorevolezza, per fare e portare avanti scelte di responsabilità. Se non è nelle condizioni oggettive, personali e ambientali per poterlo fare, di questo chiederemo conto in Consiglio Comunale così sarà chiaro ai cittadini di chi sono le responsabilità. Quando chiediamo interventi come la revoca dell'Assessore Terenzi siamo certi che ciò che ci vuole non è l'instabilità politica, ma semmai una governabilità più forte senza voler occupare spazi che appartengono ad altre forze della coalizione di governo. E possiamo dire con tranquillità che la maggioranza non dovrebbe avere alcun tentennamento nella sua attuazione ed è per questo che non riteniamo utile parlare di allargamenti o di alchimie politiche al di fuori di un chiaro e coerente disegno programmatico».
RispondiElimina14/03/2011