“Sinistra Ecologia Libertà” di Frosinone chiede una pausa di riflessione in merito al progetto di urbanizzazione dell'area contigua alla Villa comunale e oggetto di un concorso di idee da parte del proprietario del terreno.
La presenza accertata di un’area archeologica di primaria importanza, un'area termale risalente all'epoca romana, richiede la massima attenzione da parte delle Istituzioni preposte alla tutela del territorio e dei beni culturali.
Per SEL-Frosinone la presenza di un vincolo archeologico sull'area adiacente, unitamente alla vicinanza della Villa Comunale, deve consigliare una sospensione del progetto di realizzazione di circa 34.854 mc di nuova costruzione sull'area previsti dal progetto presentato; è bene che prima di andare avanti sia valutata attentamente la reale consistenza del patrimonio archeologico dell'area, perché Frosinone non può permettersi un'altra esperienza come quella dell'anfiteatro romano della zona De Matthaeis.
Per SEL-Frosinone, la questione delle Terme romane può costituire l'occasione per una riflessione più ampia sulle vicende urbanistiche del Comune capoluogo. In questi ultimi anni, infatti, la città ha vissuto un "fervore" urbanistico forse eccessivo, in assenza di una programmazione urbanistica generale che pure era nel programma della Giunta Marini.
La Città non ha bisogno di nuove cubature. La città ha bisogno di recuperare gli spazi esistenti, gli edifici abbandonati; di ricostruire un tessuto urbano in realtà mai creato, per rispondere alle esigenze di qualità della vita.
È tempo di una riflessione comune, ponderata e consapevole, di lungo respiro, sulle questioni urbanistiche e del territorio, evitando decisioni affrettate di cui presto pentirsi. E ciò va fatto coinvolgendo la società civile e la fertile trama dell’associazionismo del territorio, che chiedono di “partecipare attivamente” alla soluzione dei problemi che affliggono la nostra città.
Nessun commento:
Posta un commento