Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 17 luglio 2011

Ladri conosciuti e sconosciuti che si aggirano nei palazzi della poltica

I segreti della Casta di Montecitorio


Licenziato dopo 15 anni di precariato in quel palazzo, ho deciso di svelare pian piano tutti i segreti della casta.
 Spidertruman



 I poliziotti di servizio presso l'ufficio di polizia all'interno di Palazzo Montecitorio ci sono ormai abituati.Ogni giorno c'è sempre un deputato che denuncia il furto del suo costosissimo computer portatile , così come non disdegnano alcune giovani deputate dal denunciare il furto della propria pelliccia di valore.
Ma come mai, malgrado i rigidi controlli all'ingresso di Montecitorio, continuano ad agire indisturbati questo manipolo di ladri nel transatlantico e nelle aule di Montecitorio? Forse perchè probabilmente i ladri sono coloro i quali entrano ed escono dall'ingresso principale quando vogliono: i deputati infatti sono gli unici esentati dai controlli. Ma perchè i deputati dovrebbero denunciare furti a Montecitorio?????Semplicemente perchè c'è una polizza assicurativa che copre qualsiasi furto di qualsiasi entità che avviene all'interno di Palazzo Montecitorio. Poi si offendono se uno parla di quel palazzo come un covo di ladri!


Palazzo Marini, piazza San Silvestro, Roma.
Qui di ladri non ce ne sono tanti, ma uno solo, che però risulta molto più scaltro dei tanti parlamentari che sopravvivono con "solo" 14.000 euro al mese. Lui intasca dalla Camera dei deputati all'incirca 2 milioni di euro al mese.
Il suo nome è Sergio Scarpellini, un noto palazzinaro romano che guadagna, solo attraverso l'affare di Palazzo Marini, 150 volte più del "misero" stipendio parlamentare.
Lo scandalo già alcuni anni fà venne fuori.
Il palazzo Scarpellini l'ha comprato con un mutuo, le cui rate vengono pagate dalla Camera dei Deputati. In pratica la camera dei deputati paga 25 milioni l'anno per l'affitto dell'intero Palazzo Marini, per 20 anni. Geniale, vero? Il vero scandalo non è solo regalare a questo signore qualcosa come 150 stipendi parlamentari al mese, o 2000 stipendi normali, ma è anche e soprattuto nella misera funzionalità di questa struttura. Qui infatti hanno gli uffici i parlamentari "sfigati": i segretari di partito, i capigruppo, i presidenti di commissione hanno gli uffici all'interno di Montecitorio, ma essendo gli spazi limitati (limitati un corno: ho visto finanche 10 stanze con centinaia di metri quadri a disposizione di un singolo capogruppo d'opposizione), restavano qualche centinaio di deputati da sistemare. Questi li hanno spediti a palazzo Marini, che è in piazza San Silvestro, sono 500 metri o poco meno da Montecitorio, ma essendo che i peones sono a Roma solo dal martedì pomeriggio al giovedì per le votazioni, ed essendo il loro mestiere in quei giorni incentrato essenzialmente nel premere il pulsantino del voto al suono della campana, non possono permettersi il lusso di allontanarsi così tanto. Ma non è finita qui. I corridoi sono sempre vuoti, le tasche dei palazzinari collusi invece sono sempre piene!
E così quel palazzo è sempre vuoto, spettrale, cammini per centinaia di metri per i suoi labirintici corridoi senza trovare mai un'essere umano, un segno di vita.




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