Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

giovedì 25 agosto 2011

Compagno Napolitano

Mario Saverio Morsillo


Nel 1978 , l'allora deputato Giorgio Napolitano era il Responsabile per i Problemi del Lavoro della Segreteria del Pci. Nelle conclusioni del Convegno dal titolo "La partecipazione dei Lavoratori alle decisioni d'impresa", a lui affidate, afferma tra l'altro:" Vedete (...), noi comunisti italiani (lo abbiamo detto spesso!) veniamo da lontano e intendiamo andare lontano. Veniamo da lontano senza avere in alcun modo l'intenzione di cancellare il nostro passato. Tra l'altro, se lo cancellassimo, o ci provassimo a cancellare, il nostro passato, non solo perderemmo la nostra identità, ma perderemmo anche ogni credibilità." E' proprio così, Presidente. Lei, con i vari Occhetto, D'Alema, Veltroni, Macaluso, per citare i viventi, siete stati per decenni a cercare di convincere gli italiani di quanto sopra esposto. Ma un paio di anni dopo, Lei ed altri( la 'Destra' del Partito), avete iniziato un'opera di distruzione anche formale del Partito Comunista Italiano, dimostrando così (sono parole Sue!) di non meritare credibilità . Posso continuare a leggerLe un altro pezzo delle Sue conclusioni di quel Convegno: "Vogliamo andare lontano restando radicati nell'esperienza storica del Movimento Operaio e democratico italiano e nell'autonomo processo di riflessione critica e di elaborazione teorica del partito comunista italiano." Le risulta che il movimento operaio italiano abbia mai detto che la crisi la debbono pagare i lavoratori, come Lei ha implicitamente fatto in occasione della manovrina di luglio, esortando il Parlamento ad approvare un provvedimento economico di quella natura? Il Pci, sia pure con tutte le sue magagne e le sue inconcludenze, ha mai teorizzato qualcosa del genere?
Comunque, ho avuto il piacere, leggendo le Conclusioni di cui sopra, scritte da Lei e pubblicate nel 1978 dagli Editori Riuniti (la casa editoriale del Suo partito di allora), posso riconoscere che aveva ragione: cancellando il passato, gli ex Pci, poi Pds, poi Ds, poi Pd, non meritano alcuna credibilità.
                                         con Osservanza

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