da un articolo de "il messaggero" del 25 agosto 2011
firma : Luciano D'Arpino
Palasport, Il Comune ora batte cassa.
Chiesti i canoni arretrati alle società sportive. Da saldare 200mila euro di gas e l’Enel
Il Palasport di Frosinone è uno dei fiori all’occhiello del capoluogo. Una struttura sportiva all’avanguardia inaugurata nel 2007, con una capienza di 2640 posti, che negli ultimi anni ha ospitato per le partite casalinghe l Prima Veroli di basket che milita in Legadue , la Globo Sora di Volley (A2) E l’Ihf Frosinine di Volley femminile promossa in A2. Una struttura polifunzionale che ha richiamato le squadre di livello dei centri vicini, sprovvisti di impianti adeguati , ma di cui il comune non ha saputo ottenere un’adeguata remunerazione. Non ci ha guadagnato un euro, insomma,anche se adesso cerca di correre ai ripari battendo cassa con le società che hanno utilizzato l’impianto. Questa storia viene fuori da una delibera di giunta (la numero 237 del 2011) con cui è stata approvata la convenzione per l’utilizzo del Palasport per l’anno 2011-2012. Delibera poi ratificata nell’ultimo consiglio comunale del 28 luglio scorso . Nell’ atto infatti , c’è scritto che “sono ancora da recuperare il saldo delle fatture di consumo di gas da ottobre 2008 a giungo 2009 per euro 36.380,43, da ottobre 2009 a giugno ’10 per 91.973,57 e da ottobre 2010 a giugno 2011 per euro 84.688,08 per un totale di 220.457,93 euro”. Nella delibera si dice anche che non è stata pagata la corrente elettrica per lo stesso periodo e che l’Enel presenterà le fatture da saldare. Non solo: il Comune afferma anche che sono da saldare i canoni previsti per le stagioni 2008-2009 e 2010-2011 e non è stata pagata ancora la quota pari al 3% della pubblicità all’interno della struttura “ Rilevato-si legge- che lo stato di manutenzione ordinaria necessita di un intervento di natura economico ancora a carico delle società utilizzatrici”. Il Comune prima di sottoscrivere la nuova convenzione, ritiene indispensabile “saldare tutte le fatture e i pagamenti ancora sospesi da parte delle società utilizzatrici”. Ma ecco le nuove tariffe stabilite per questa stagione dal Comune per le società sportive: 70 euro più Iva è il costo orario utilizzato dall’impianto senza presenza di pubblico; 100 euro con la presenza di pubblico. Questi costi sono ridotti del 30% per le società di Frosinone. Riuscirà stavolta il Comune a incassare queste somme?
Speriamo vivamente che il comune riesca ad incassare queste somme . ANZI E’ UNO SCANDALO CHE ANCORA NON SIA RIUSCITE A FARLO. Si tratta, aggiungendo ai 220.457,93 euro di gas almeno altri 200.000 euro comprensivi dei canoni previsti per le stagioni 2008-2009 e 2010-2011 e il 3% della pubblicità, di 450/470 mila euro. Dunque ad oggi manca nelle casse comunali circa mezzo milione di euro per la concessione del palazzetto. Se a ciò aggiungiamo le regalie per migliaia di euro elargite ad associazioni terze , (VEDI ORGANIZZAZIONE CINEMA ALL'APERTO) e la mancata riscossione degli oneri concessori, dovute ad un eccessiva mollezza nell’esigerli, ci si rende conto che la superficialità con cui gli amministratori gestiscono le entrate dovute, non dai cittadini, ma da società private o associazioni politiche è una delle prime cause per cui la nostra città sta viaggiando verso uno stato comatoso irreversibile soprattutto per quanto attiene all’erogazione dei servizi sociali. Se non si è riusciti a recuperare tempestivamente queste risorse e si è rinunciato a introiti certi per lasciarli nelle mani di altri, non si può accusare lo Stato e la Regione per la cronica mancanza di fondi . Sicuramente il Governo, con i ripetuti tagli agli enti locali, ha una grande, enorme responsabilità. Ma è proprio in virtù di questo quadro che UN COMUNE HA IL DOVERE di esigere immediatamente quanto gli è dovuto , e non si tratta di bruscolini. Non si può perseverare , come si sta facendo, nel peggiorare e rendere più costosi servizi che dovrebbero essere gratuiti (vedi NUOVE TARIFFE PER LA MENSA SCOLASTICA e trasporto scolastico comunale), oppure pensare di pagare in ritardo i dipendenti comunali, o mettere in cassa integrazione gli operai delle municipalizzate, se prima non si ha nelle proprie casse il corrispondente in denaro dell’usufrutto concesso a terzi di opere eseguite anche con il contributo delle tasse dei cittadini. In un intervento ripreso il 4 marzo scorso a seguito di un convegno sul lavoro organizzato dall’USB, il Sindaco Michele Marini fornì una lezione di come si determina un bilancio comunale a seguito dei tagli operati dalla crisi economica. Il primo cittadino di Frosinone sosteneva che far tornare i conti in mancanza di risorse non più disponibili sarebbe stato facile. Sarebbe bastato tagliare i servizi. Ma giammai il comune di Frosinone avrebbe intrapreso questa strada. Assicurazione dei servizi e dei livelli occupazionali , questa sarebbe stata la politica anche in presenza di tagli. Forse è cambiato il ragioniere consulente, o il sindaco Marini ha contratto una delle sindromi più comuni del berlusconismo quella di Pinocchio che dice "NON METTEREMO MAI LE MANI NELLA TASCHE DEGLI ITALIANI" ?
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