Per l’associazione 20 ottobre
Oreste Della Posta
Noi crediamo che sia necessaria una considerazione sullo stabilimento Fiat di Cassino dove ci sono stati incontri a Torino cui hanno partecipato alcuni sindacati. Io non condivido l'ottimismo di facciata di qualche sindacalista conosciuto perché da sempre venduto all'azienda, che usa metodi mafiosi per la gestione quotidiana degli affari sindacali, quest'ottimismo esternato non ha nessun riscontro nelle fasi produttive del mercato dell'auto la considerazione fondamentale che dobbiamo fare è che la Fiat in una strategia lucida è stata data dagli azionisti quando si insediò come amministratore delegato è quella di farli uscire dal produrre auto in Italia e lui sta seguendo da anni questo mandato abbandonerà i siti produttivi in Italia. Le parole dell'amministratore delegato della Fiat hanno poca credibilità in quanto i 20 miliardi di euro investimenti previsti non sono stati fatti, i nuovi modelli previsti per i vari stabilimenti non se ne vede ancora uno di certo aumenterà la cassa integrazione per un ulteriore danno al già misero salario degli operai. La domanda è che cosa bisogna fare?
- il governo deve immediatamente convocare la Fiat e chiedere il piano industriale per i siti produttivi italiani
- il governo deve farsi parte attiva per la ricerca di eventuali partner industriali che vogliono produrre auto in Italia
- occorre una mobilitazione generale di tutte le forze sociali e politiche perché l’Italia non può perdere in modo assoluto la produzione di auto.
- Occorre che le forze sindacali e politiche che hanno appoggiato il progetto fabbrica Italia che si sta dimostrando un fallimento completo facciano una profonda autocritica su queste scelte sbagliate che stanno portando il sistema industriale al disastro.
Ai lavoratori dello stabilimento di Cassino deve andare tutta la vostra solidarietà. La nostra volontà di lotta perché i mesi che verranno saranno peggio di quelli passati e soltanto una vicinanza di tutti alle loro esigenze può salvare il loro posto di lavoro. Noi esprimiamo forti dubbi che l'attuale governo abbia la volontà e le capacità di intervenire sulle politiche industriali in quanto il signor Monti ha dichiarato che Marchionne può fare quello che vuole, e il governo non ha nessuna politica industriale degna di questo nome: questo è allarme rosso questo governo prima va via e meglio è per tutti.
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