Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

giovedì 9 agosto 2012

Frosinone laboratorio chimco-elettoralistico

Luciano Granieri


Chi sostiene che Frosinone sia una città arretrata, sempre negli ultimi posti in tutte le classifiche relative alla qualità della vita, all’incidenza dell’inquinamento e ad altre disparate graduatorie , non ha preso in considerazione la politica. Con buona pace dei detrattori del Capoluogo ciociaro la nostra città è sempre stata un laboratorio politico  molto avanzato finalizzato soprattutto alla sistematica distruzione della sinistra .  Qui si sono sperimentate, anticipate alchimie e legami fra le varie forze, che hanno trovato pronta applicazione anche a livello nazionale. Giova  ricordare che tali esperimenti poi sono finiti male  per gli innovatori ,tanto in città che in  Parlamento, ma vuoi mettere la soddisfazione di diventare un vero e proprio laboratorio,  unica  fonte di sperimentazione politica? Cominciamo con il primo esperimento.  In occasione delle tornate  amministrative del 2007, che elessero sindaco Michele Marini, allora esponente margheritino dell’Ulivo , la Federazione dei Verdi, con i Comunisti  Italiani, e Rifondazione Comunista dette vita ad una lista detta “Lista la sinistra” . Questa lista vinse le elezioni come ruota di scorta della coalizione che supportava il sindaco, oggi Pd, Michele Marini. Il risultato consentì al raggruppamento di ottenere un assessore e un consigliere.  Tanto fu apprezzato il successo che di li a pochi mesi ( dicembre 2007) , Giordano, Diliberto ,Pecoraro Scanio e Fabio Mussi,  leader rispettivamente di, Rifondazione, Comunisti Italiani,  Verdi  e Sinistra Democratica, decisero di riprodurre l’esperimento ciociaro in ambito nazionale. Nacque  “La Sinistra l’arcobaleno” che sbandierando  la rinnovata unità della sinistra, si presentò alle elezioni politiche del 2008. I risultati furono  disastrosi.  i nuovi sinistri ecologisti, rimediarono  un milioncino di voti sia alla Camera che al Senato,  ponendo i  partiti promotori della sciagurata congrega al di fuori del parlamento e dando inizio a quel buio periodo della sinistra extra-parlamentare (cioè al di fuori del parlamento) , che dura ancora oggi.  Per tornare a Frosinone, pur nell’esaltazione della vittoria la lista la Sinistra Ciociara nel corso della consiliatura, cui era forza di maggioranza,  rimase  dormiente , votando acriticamente tutto ciò che la giunta e la maggioranza proponevano. Non incidendo mai veramente nelle politica della città, rimase  praticamente silente  anche quando fu  chiamata a votare i provvedimenti più indigesti come l’ultimo bilancio.    Il risultato di questa politica eterea  determinò  la disgregazione della “Lista la sinistra”  consumatasi definitivamente con la fine della consiluatura Marini e l’apertura dei giuochi per la campagna elettorale del 2012.  I verdi praticamente scomparvero  e, confluiti nel Pd,  perseverarono nel loro impegno a supportare il sindaco uscente Marini  , I Comunisti italiani si buttarono  a destra  formando una coalizione con dentro anche i fascisti di Storace, in appoggio  all’altro candidato  Domenico Marzi.  Rifondazione Comunista, insieme a Sel, tentò  coraggiosamente la via dell’alternativa al bipolarismo  appoggiando la candidata Marina Kovari.  Le amministrative 2012 come è  noto sono stata un disastro. In un ‘Italia, che praticamente schifava  il Pdl, a Frosinone ha vinto un sindaco di Berlusconi, Nicola Ottaviani. Ma la vocazione sperimenti sta  frusinate proprio in questa disfatta trovava altra  linfa per riproporre una nuova “COSA POLITICA” .   Analizzando al microscopio la coalizione a supporto del sindaco uscente ( ormai uscito)  Marini, troviamo queste formazioni: Il  Pd, l’Udc, Fli, L’Api.  Iniziava dunque l’ardito (termine gradito a Fini) esperimento dell’unione dei  riformisti con i moderati. E quando al primo turno gli elettori promossero al ballottaggio il   democratico-moderat-liberista   Marini  contro il piddiellino Ottaviani, la sperimentazione  divenne ancora più spinta. I vendoliani di Sel,  pur non sancendo un vero e proprio apparentamento con la sperimentale coalizione di Marini, invitarono vivamente, con un comunicato stampa perentorio, i propri elettori a votare per la strana formula Pd-Udc-Fli-Api, entrando  di fatto come ulteriore elemento nella strana aggregazione. Per amor di verità a questo appello si unì anche la segreteria provinciale di Rifondazione, provocando veri e propri conati di vomito a molti militanti frusinati i quali , disgustati,  uscirono dal partito determinando lo scioglimento del circolo cittadino.  Nonostante questa sperimentazione frusinate sia risultata indigesta e fallimentare , ecco che la politica nazionale immediatamente la fa sua e la ripropone in vista delle probabili elezioni anticipate in autunno .  Nulla ancora di ufficiale, ma i giochi sembrano fatti  con Vendola che rompe gli indugi e promette fedeltà incondizionata a Bersani e i suoi, disposto anche ad ingoiare il rospo Udc. Il Pd benedice questa folgorazione vendoliana , butta a mare Di Pietro e comincia, grazie anche ai buoni uffici di D’Alema,  a corteggiare  Casini. Dal canto sui il leader, ex democristiano, si dice lusingato per l’interessamento ,  ma sta lavorando alla grande casa dei moderati, per cui, se  ci si vuole alleare con l’Udc  bisogna accettare la convivenza con Fini (Fli), Api (Rutelli).  Traduciamo in formula chimico -elettoralistica  il tutto e avremo : Pd+Sel+Udc+Fli+Api. Ecco riproposto il miscuglio frusinate pronto a fare  danni  anche a livello nazionale.  In realtà rimane un’ incognita,  ma si sa un esperimento  necessita di prove continue. A  Frosinone  si era aggiunto  il simbolo del Prc, provocando la sollevazione gastrica di molti militanti. A livello nazionale Ferrero avrà lo stesso coraggio della sua segretaria provinciale frusinate Ornella Carnevale?  Aggregherà  l’elemento “Rifondazione” a tale  mefitica mistura? E  i militanti tutti, a seguito di questa eventuale decisione, avranno gli stomaci deboli dei  loro compagni di Frosinone, o riusciranno a mandare giù questo  ennesimo blob letale  seppellendo definitivamente  il partito?   

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