COMITATO SALVIAMO
L’OSPEDALE DI ANAGNI – ASSOCIAZIONE DIRITTO ALLA SALUTE www.dirittoallasalute.com
La Das ospedaliera
denuncia il continuo e immotivato attacco nei confronti del presidio
ospedaliero di Anagni da parte della dirigenza aziendale nonostante l’ordinanza
del Consiglio di Stato.
I pochi operatori rimasti, avrebbero
dovuto garantire quelle attività ambulatoriali attive, a partire da settembre, ma sembra che anche questo
non sarà più concesso ad Anagni. Tutto questo accade in contrasto allo stesso
decreto 80 della Polverini, che disponeva la riconversione dell’Ospedale con un ospedale distrettuale di tipo B: con
annessi servizi di diagnostica di laboratorio e radiologico, 15 posti di
degenza infermieristica e attività ambulatoriali e un punto di primo intervento
h 24.
A conforto di quanto sopra
fu presentato in azienda un progetto elaborato da molti medici e dal Comitato Salviamo l'ospedale di
Anagni, che garantiva il funzionamento di diversi ambulatori con la
disponibilità di professionisti sanitari, quali il pediatra, l'otorino, l'allergologo,
il diabetologo, il ginecologo e non ultima la riapertura del servizio di mammografia già
tecnicamente ripristinato ma che resta inutilizzato.
Tutte promesse, non mantenute, dallo stesso Direttore Generale (D.G.) nel suo tour di presentazione
durante la visita degli ospedali ciociari.
Al momento, funzionano, in misura minima, gli
ambulatori di urologia, angiologia, chirurgia, pneumologia, nefrologia e
dialisi, ortopedia, cardiologia ,la Tao il laboratorio analisi e la radiologia, fisiokinesi terapia e neurologia oltre al reparto di Nefrologia e
dialisi, l'unico rimasto aperto e operativo, e il punto di primo intervento che
ha sostituito il pronto soccorso. Gli ambulatori attualmente funzionano un giorno a settimana e non sono
minimamente rapportati alla enorme richiesta sanitaria.
Come mai a distanza di mesi non se ne è fatto
più nulla? Come mai la Direzione del Polo e quella Aziendale sono latitanti? Perché nel piano Aziendale che il D.G.
ha presentato e per ben due volte
respinto, l’ ospedale di Anagni non
viene menzionato? Cosa intende fare l’Azienda nei confronti della sentenza del Consiglio di Stato e del decreto 80? Ci sono forse interessi per favorire
la sanità privata? Una sanità pubblica che
invece è sempre più richiesta in un momento come questo
in cui il lavoro sta scomparendo, a causa della crisi che attanaglia il
territorio, dovrebbe essere favorita.
Pertanto rivolgiamo un
appello a chi può e ne ha il dovere, in particolare agli eletti in questa zona, a cambiare le cose... possibilmente in meglio!
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