Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 17 settembre 2013

Scuola primaria: mensa e dintorni

La scuola è di tutti
Comitato genitori, insegnanti, ausiliari, operatori  delle scuole dell'infanzia e primaria

Per problemi della mensa ed altri legati al trasporto, ai servizi in genere e alle questioni fondamentali di quale didattica attendersi, il “Comitato la Scuola è di tutti” si riunisce venerdì 20 pomeriggio h.16 in l.go Paleario 7 ed invita tutti coloro che vorrebbero affrontare insieme queste situazioni a partecipare.


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Anche quest’anno i problemi inerenti la scuola e la sua organizzazione appaiono gravi, irrisolti, così come gli anni precedenti. E con qualche peggioramento.
La mensa partirà come oramai da consuetudine con ritardo, 15 giorni o 1 mese come l’anno passato quando una valutazione errata sul numero dei bambini che avrebbero avuto accesso alla mensa del Comune di Frosinone determinò uno sforamento di alcune centinaia di migliaia di euro, i quali furono “recuperati” con la decisione di far partire la mensa in ritardo… - e non quindi per disorganizzazione.
Anche quest’anno è immaginabile che il problema non è dato soltanto da una approssimazione e dal ritardo del lavoro, ma, probabilmente, da un tentativo di recupero del mancato incasso dell’anno precedente... Ciò determina che i bambini che svolgono tempo pieno perdono 15 giorni o un mese di scuola senza che esso sarà recuperato. I singoli istituti comprensivi, nonostante abbiano altre e diversi compiti da svolgere rispetto agli enti locali che offrono il servizio, non adottano alcuna iniziativa volta a non far perdere attività didattica ai bambini….
Il singolo pasto della mensa subisce un incremento con punte del 30% a seconda delle fasce di reddito. Un incremento che anche la precedente giunta tentò per poi tornare sui propri passi. Oggi con la giustificazione del piano di riequilibrio economico finanziario (leggasi predissesto), con i servizi a domanda individuale al massimo, si aumentano le tariffe in maniera considerevole che minano la possibilità della frequenza scolastica per centinaia di famiglie.
E’ interessante notare che su circa 1900 bambini che da qualche anno usufruiscono della mensa, circa la metà di essi ricade nella fascia con il reddito più alto. Essi quest’anno vedono aumentare la quota da 4,80 a 5,41. La popolazione frusinate è ricca? No. In questa fascia ricadono i non residenti che portano i propri figli a scuola a Frosinone e che pagano la mensa il doppio del suo reale costo. Molte di queste famiglie abitano necessariamente appena fuori Frosinone per motivi oggettivi legati al minor costo delle case e degli affitti e in questo modo subiscono un ulteriore tentativo di espulsione. Ciò non avviene ad esempio negli asili nido dove invece si adotta la politica del genitore “che lavora a Frosinone” e non solo il “residente”.
L’amministrazione nello specifico servizio della mensa adotta la politica del “pareggio di bilancio”: tanto costa il servizio appaltato tanto deve rientrare: il servizio costa a pasto un po’ più di 3 euro. Il pasto medio quindi deve dare risultato la stessa cifra. Ma se l’appalto è stato affidato dopo gara ad una società fin dall’anno scorso e la società non ha aumentato il costo del singolo pasto allora come si giustifica un aumento così forte del servizio per i cittadini?
Che le previsioni dei conti siano fatti male e quindi l’anno successivo bisogna ritoccarli, è un motivo plausibile; che le gare al ribasso determinano che ogni anno le società che prendono l’appalto debbano chiedere di aggiornarlo è anche plausibile; che gli incassi non siano precisamente in linea con le previsioni è probabile. A proposito di questo ultimo punto le motivazioni sono varie e da sottolineare: il primo e decisivo motivo è che le famiglie non riescono a far fronte a costi così elevati tanto da ritardare e poi addirittura abbandonare i pagamenti nonostante si continui ad usufruire del servizio. Questo fattore si è sempre unito alla allegra gestione da parte dell’ente sia dei pagamenti sia del recupero delle somme dovute: il servizio contribuisce alla crescita dei bambini, non si fa differenza tra genitori poco abbienti o negligenti: se i conti non quadrano facciamo debiti….

Per quest’anno si prevede un sistema di acquisizione dei pagamenti diverso da quello classico del front office del comune. Questo nuovo modo, informatizzato, dovrebbe partire non appena si avranno gli elenchi dei bambini che usufruiranno della mensa! – Gli elenchi sono disponibili già da febbraio scorso!!!

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