Il comune di Frosinone l’altro ieri ha
approvato l’entità della nuova Tares. L’imposta che andrà a sostituire la vecchia
Tarsu e che comprende la tassa sui rifiuti e sui servizi comunali (manutenzione delle strade, l’ìlluminazione ,
le attività della polizia municipale e l’anagrafe). Le nuove tariffe sono state approvate dal
consiglio con i voti della sola maggioranza. L’opposizione, come di
consuetudine, con un atto rivoluzionario ha abbandonato l’aula, denunciando il
fatto che il nuovo piano tariffario non tutela le fasce più deboli e che non
sono stati consultati cittadini e associazioni per avere un contributo
necessario ad una determinazione condivisa della tassa. Come se non sapessero
le anime belle del riformismo locale con chi hanno a che fare. Con un sindaco a cui le sorti dei cittadini
interessano il giusto, cioè nulla, mentre interessa molto di più salvaguardare
la sua base elettorale. Detto questo, mediamente la Tares costa il 30% in più
rispetto alla Tarsu. In regime di pre-dissesto, secondo il sindaco è un aumento
più che accettabile. Già ma era proprio necessario sto’ pre-dissesto? La Tares in linea teorica
dovrebbe semplicemente coprire i costi che l’ente sostiene per assicurare i
servizi. Si dovrà pagare la differenza a
conguaglio con quanto già pagato la
primavera scorsa entro il 16 dicembre. Sono previste alcune agevolazioni: Sulle
abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e
discontinuo non superiore a 183 giorni nell’anno solare. Sul abitazioni
occupate da soggetti che risiedono o
abbiano la dimora, per più di sei mesi
all’anno all’estero. Utenze domestiche che abbiano avviato il compostaggio dei rifiuti organici. La tassa è composta da
due voci, una legata ai metri quadrati dell’abitazione, l’altra al numero dei componenti il nucleo
familiare. In base al numero dei componenti della famiglia verrà definito un
coefficiente da moltiplicare per il numero dei metri quadrati dell’abitazione a
questo si deve aggiungere l’importo di una quota variabile sempre legata al
numero dei componenti della famiglia. In attesa che arrivi l’altra stangata
della service tax, necessaria a recuperare i soldi dell’Imu, il regalo che è
stato fatto ai grossi immobiliaristi in nome dalla campagna elettorale di
Berlusconi, calcolatevi da soli quanto dovete pagare.
Ecco la tabella.
Numero | Coefficiente da | QUOTA | |
componenti | moltiplicare per i m.q | VARIABILE | |
nucleo familiare | dell'abitazione | ||
1 | € 1,16 | € 52,88 | |
2 | € 1,26 | 123,38 | |
3 | € 1,32 | 158,63 | |
4 | € 1,48 | 193,88 | |
5 | € 1,57 | 255,57 | |
6 e oltre | € 1,65 | 299,64 | |
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