Francesco Notarcola –
Presidente della Consulta delle associazioni
Presidente Osservatorio Peppino Impastato
Ancora una volta, la città
Capoluogo assurge agli onori della cronaca nazionale per un fatto di corruzione
nella gestione di un procedimento di appalto per l’affidamento di un servizio
pubblico.
Un fatto che incide notevolmente sui costi di
gestione del servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti e si ripercuote
negativamente sulle attività produttive e sui bilanci familiari violentati ed
annullati dalla crisi.
Ancora un episodio grave ed
eccezionale che evidenzia un intreccio consolidato tra politica ed affari e
getta una cattiva luce nella gestione della cosa pubblica.
Questo evento è l’ultimo di
una lunga fila di fatti scandalosi ( Cimitero – Casa della cultura – ristrutturazione
dell’ex carcere di Piazza Risorgimento – I Piloni – Strada Monti Lepini – Forum
- Piastra dei Cavoni - Videosorveglianza
del traffico – Multipiano – Ascensore inclinato – Frane E Viadotto Biondi, ecc.
ecc.) che hanno caratterizzato la vita
quotidiana della nostra Comunità ed hanno gettato la Città in un degrado
economico e sociale senza precedenti.
Gli ultimi tre lustri (15
anni) hanno visto decisioni dei Sindaci e
del Consiglio comunale che hanno favorito i palazzinari e la
speculazione edilizia permettendo
l’aggressione, il saccheggio e la devastazione del territorio. Fermare il cemento in una Città che non cresce e s’impoverisce
sempre più, è ormai necessario e vitale.
Sono stati chiusi spazi
importanti per la vita dei cittadini come l’ex Mattatoio, Piazza Risorgimento,
Biblioteca Norberto Turriziani; sono stati seppelliti tesori archeologici
come le Terme Romane e messe
a disposizione del privato speculatore aree pubbliche di grande valore.
E’da sottolineare, inoltre,
che speculatori e lottizzatori non hanno pagato quanto dovevano per gli oneri
di urbanizzazione condannando il Comune
al fallimento. Come conseguenza l’attuale
Amministrazione ha chiesto il pre-dissesto finanziario senza dare un’ampia ed
analitica informazione all’opinione pubblica. Per tutto ciò i cittadini di
Frosinone hanno pagato e pagano prezzi altissimi in posti di lavoro e per
l’alto costo dei servizi.
E’ sconcertante ed inaccettabile che nessun
gruppo consiliare e nessun consigliere avanzi la richiesta al Sindaco ed al Consiglio comunale per fare chiarezza ed
informare la cittadinanza su tutti questi episodi che hanno fatto di Frosinone
una Città sotto inchiesta permanente. I cittadini, hanno il sacrosanto diritto
di sapere quando potranno passeggiare nuovamente in Piazza Risorgimento e
quando potranno ancora usufruire di
tutti gli spazi attualmente inaccessibili.
Chiediamo, perciò, al Sindaco
ed al Consiglio comunale, convocato in seduta straordinaria per il 18 c.m.,di
assumere la decisione di dar vita ad una vasta operazione di
trasparenza, di partecipazione e di informazione.
Chiediamo che sulla gestione dei rifiuti, finalmente, si possa
sapere la quantità dei rifiuti prodotti, i
costi raccolta e smaltimento, il ruolo degli utenti con indirizzo e
numero civico, quartiere per quartiere,indicando per ciascuno la somma pagata,
la composizione del nucleo familiare e i metri quadri dell’abitazione.
Occorre, inoltre conoscere,
quali sono le percentuali relative
all’elusione ed all’ evasione e quali verifiche incrociate il Comune ha fatto o
intende fare per eliminarle.
I costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento
dei rifiuti si potrebbero abbattere del
50% se si agisse per far pagare a tutti il dovuto e se si organizzasse una
seria raccolta differenziata puntando all’obbiettivo di rifiuti zero. Ciò
avviene già in tante città e comuni d’Italia.
Vogliamo ricordare al Sindaco
ed al Consiglio comunale che i Presidenti della Corte suprema di Cassazione,
della Corte dei Conti e della
Commissione parlamentare d’inchiesta hanno sempre sottolineato ed argomentato
che un’incisiva ed efficiente lotta alla corruzione si conduce e si
realizza assumendo
la trasparenza, la partecipazione e
l’informazione come strumenti caratterizzanti della gestione della cosa
pubblica, in un rapporto di proficuo confronto, di elaborazione e di proposta con le associazioni e con i
cittadini.
Nessun commento:
Posta un commento