Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 10 ottobre 2014

Frosinone. Studenti contro la scuola modello Marchionne

Luciano Granieri


Ieri 10 ottobre 2014 gli studenti medi di Frosinone, come molti loro altri compagni in tutta Italia, sono scesi in piazza. La scuola governata dai consigli d’amministrazione non piace ai giovani del Capoluogo. L’idea che siano gli sponsor a selezionare gli insegnanti più meritevoli  e le attività didattiche è uno dei tanti incubi che popolano le notti di alunni, professori  e in genere tutto il personale scolastico. Agli studenti di Frosinone proprio non va giù di diventare mano d’opera aggartis pronta ad essere sfruttata e schiavizzata.  Imparare un lavoro, certamente serve, ma prima bisogna imparare a pensare, bisogna acquisire  senso critico, costruire la  propria personalità con la  conoscenza, con   la creatività, con la fantasia e  l’intuizione. Nella scuola dei consigli d’amministrazione e dei manager privati, insegnare a pensare, a discernere, a  formarsi opinioni, è un’attività non prevista.  Gli studenti di Frosinone non vogliono un corpo docente in costante competizione per raggiungere l’eletta schiera del 66% che ha diritto allo scatto retributivo. Gli studenti di Frosinone vogliono professori che collaborino fra di loro per condividere linee didattiche basate sull’interdisciplinarietà. Era vitale ieri scendere in piazza. Perché il contrasto al programma della troika introdotto nelle scuole,  basato sull’impoverimento delle risorse pubbliche,  sul sovvertimento degli  organi decisionali collettivi,  sulla verticizzazione del comando, sullo sfruttamento dei docenti e la beotizzazione degli studenti , è possibile solo dalla piazza.  Se non si reagisce in modo deciso i guasti   che la ministra Giannini, su input del suo capo Matteo Renzi,  produrrà all’istruzione pubblica, diverranno irrimediabili. Peggiorare la riforma Aprea di gelminiana memoria era  impresa difficile se non impossibile. Ma per il presidente Renzi quando c’è da far danni  nulla è impossibile. Lentamente ma inesorabilmente molti se ne stanno accorgendo, compreso gli studenti di Frosinone che infatti sono scesi in piazza. E’ un segnale confortante, ma si deve proseguire per non dar tregua a questi spocchiosi damerini che stanno portando il Paese alla deriva.

Brano: Coriss’a terra dei Taranta Terapy
Foto di Eugenio Oi


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