COORDINAMENTO PROVINCIALE PER LA
SANITA' FROSINONE
IL COORDINAMENTO PROVINCIALE DELLA SANITA' RITIENE
DOVEROSO ESPRIMERE ALCUNE OPINIONI SULLA BASE DI CIO' CHE APPARIREBBE
EVIDENZIARSI CIRCA GLI ULTIMI SVILUPPI DELLE VICENDE RIGUARDANTI LA SANITA'
NELLA PROVINCIA DI FROSINONE
In attesa della Conferenza
locale della sanità che dovrà esaminare
l’Atto Aziendale, la direttrice generale della asl, assumendo le vesti di un
autorevole candidato politico ha scatenato una campagna elettorale intensa e
ricca di promesse come nessun vetero
democristiano di questa provincia è mai riuscito a fare. Secondo quanto prospettato e promesso negli incontri di
Cassino, di Alatri e di Anagni tutti i problemi sarebbero stati già avviati a soluzione e la sanità
sarebbe avviata a diventare la più avanzata della Regione. Infatti :
il 16 luglio, nel
corso di una manifestazione, è stato annunciato
per l’ospedale di Frosinone, Il
di 2° livello; qualche tempo
prima, l’On. Zingaretti aveva promesso il polo oncologico all’ospedale
di Sora dopo la dura protesta dei sindaci e della popolazione del sorano e
della Valle di Comino; qualche giorno fa
la manager ha promesso al sindaco di Cassino di portare i posti letto del
locale ospedale, secondo quanto riportato dalla stampa, da 190 a 310 (120in più) mentre è risaputo
che i posti letto dovrebbero aumentare di 100 in tutta la provincia.
Questo sottile, spregiudicato e furbesco modo di fare che,
non ha niente in comune con una gestione seria, razionale e positiva della sanità, è teso a rompere quel
vasto e diffuso fronte di protesta, forte ed unitario che ha mobilitato decine
di migliaia di persone in ogni angolo di questa provincia.
Di fronte allo sfascio dell’organizzazione sanitaria in un territorio che vive nel degrado e in
una dilagante povertà tanto da essere
considerato “Perduto” dai vertici regionali, occorrono coraggio, buon
senso e capacità non comuni per
ascoltare chi protesta e per dar vita, con
loro e non contro di loro, ad un progetto
che realizzi, finalmente una sanità efficiente e di qualità ripristinando
legalità, dignità e diritti.
Lunedì 6 c. m., nel corso dei lavori della conferenza locale
della sanità abbiamo ascoltato con molta attenzione l’esposizione direttrice generale della asl. La nostra
delusione è stata profonda. Non una parola sulla lotta agli sprechi ed agli
scandali. Non una parola sulla lotta
alla corruzione. Non una parola sulla partecipazione e sulla trasparenza.
Eppure non è ancora spento l’eco suscitato dalla sentenza
della Corte dei Conti che ha accertato un danno erariale di 41 milioni di euro e chiesto il risarcimento ai
responsabili. Milioni pagati e non dovuti ad una struttura privata
convenzionata per gli anni 2007 2008 ne 2009. Mentre siamo in attesa di sapere
dalla Magistratura penale se vi sono
reati sarebbe opportuno e doveroso da
parte della manager informare
i cittadini e rassicurarli, con documenti ufficiali alla mano, che per gli anni successivi tutto è stato rivisto
e restituito ad una corretta amministrazione e gestione della cosa pubblica. E’
giusto continuare a mantenere rapporti con una struttura di questo tipo? E dopo questi fatti non è dovere del manager
dire come si intende controllare l’appropriatezza e la regolarità delle prestazioni erogate
dalle strutture private convenzionate?
Questi scandalosi eventi
impongono l’urgente necessità di applicare l’art. 1 del DL n.33 del 14 marzo
2013 che così recita: “ La trasparenza è
intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività
delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di
controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle
risorse pubbliche”.
08.10.2014 Coordinamento
Provinciale Sanità
Video di Luciano Granieri
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