Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 10 ottobre 2014

Liceo San Benedetto da Norcia di Roma la mozione del collegio dei docenti

  

Il Collegio dei Docenti del Liceo Benedetto da Norcia di Roma, nella seduta del 9-10-2014, convocata in risposta all’invito, sia del Governo sia dell’USR (nota MIUR prot-n° 3043 del 2-10- 2014, ripresa dalla circolare  dell'USR prot. n° 25529 del 3 /10/2014), a discutere sulla proposta di riforma della scuola denominata “La buona scuola”, dopo un’analisi di tale proposta esprime profonda preoccupazione per i seguenti aspetti della riforma, di cui giudica negativamente le ricadute didattiche:
1) la proposta di riforma dequalifica la professione docente e peggiora le condizioni di insegnamento a causa di:
            mancanza di investimenti nella scuola pubblica e cancellazione degli scatti di anzianità;
            mantenimento del numero eccessivamente alto di alunni per classe;
            inefficacia di fatto delle nuove assunzioni promesse che, anche nel caso fossero effettivamente realizzate, non aggiungono cattedre all’organico di diritto, ma creano solo bacini di docenti a disposizione per coprire le assenze brevi dei loro colleghi;
            imposizione di carichi di lavoro aggiuntivi (a parità di stipendio) che andranno a discapito della qualità dell’insegnamento;
2) la proposta di riforma, prevedendo i cosiddetti “scatti di competenza”, introduce una pericolosa competizione tra docenti, invece che rafforzare la cooperazione tra docenti, che sarebbe didatticamente ed educativamente auspicabile nella scuola; i docenti infatti per essere compresi nel 66% dei “meritevoli”, saranno spinti ad accumulare “crediti”, e quindi oneri, oppure a chiedere il trasferimento in altra scuola, ancora una volta a danno della qualità dell’insegnamento e della continuità didattica;
3) la proposta di riforma pregiudica – come il vecchio DDL Aprea – la collegialità delle istituzioni scolastiche e riduce il peso della componente docenti negli OO.CC. , a vantaggio del preside e dei soggetti privati, di cui è previsto l’ingresso;
4) la proposta di riforma introduce nelle scuole un nucleo di valutazione interno che, utilizzando prioritariamente i parametri dell’INVALSI, dovrà obbligatoriamente individuare tra i docenti un 66% di “meritevoli” e una restante percentuale di “non meritevoli”, con quote fisse che prescindono dalla qualità reale della didattica, per l’assegnazione degli scatti stipendiali.
            Considerati  i suddetti aspetti, il Collegio dei Docenti esprime la propria contrarietà dal punto di vista didattico, formativo, educativo, alla proposta di riforma del Governo denominata “La buona scuola”.
Inoltre il Collegio dei Docenti, per rilanciare e riqualificare l’istruzione pubblica statale, esprime il proprio sostegno alla Legge di Iniziativa Popolare “Per un Buona Scuola per la Repubblica”.

Approvato all’unanimità.

Roma,  9-10-2014

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