Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 5 giugno 2015

Acqua Pubblica: quanto durano le settimane di Refrigeri?

Coordinamento Regionale Acqua Pubblica


Le (non) risposte dell'assessore Refrigeri al Question Time del 3 Giugno 2015 sulla legge 5/2014

Nella seduta del Consiglio Regionale del 3 Giugno, l'assessore Refrigeri è intervenuto brevemente all'interrogazione a risposta immediata sugli adempimenti attesi per la legge regionale 5/2014 avente ad oggetto "Tutela, governo e gestione pubblica delle acque".


Nella sua risposta l'assessore promette un "rapido intervento nell'arco di una settimana" per mettere in sicurezza la Legge 5/2014 di fronte all'impugnativa governativa, per poi passare "rapidamente" ad una legge che individui gli ambiti di bacino idrografico e alla Carta regionale del servizio idrico integrato. Obblighi questi che si sarebbero dovuti espletare entro sei mesi dalla promulgazione della legge in questione, proposta dai comitati e da 54 Consigli Comunali e approvata all'unanimità nel marzo del 2014.



Il problema è che esattamente gli stessi impegni l'On. Refrigeri li aveva presi il 12 marzo, e ribaditi il 20 aprile scorso, incontrando una delegazione del coordinamento regionale acqua pubblica, promettendo "rapidi interventi entro le prossime settimane".

E' evidente che l'assessore ha problemi con la relatività ristretta, la sua percezione di settimana corrisponde in realtà a mesi. 

A questo punto la domanda sorge spontanea: quanto durano le settimane di Refrigeri? 


In questo momento storico non agire con rapidità, rispettando gli impegni presi, equivale ad essere complice di una privatizzazione che minaccia la sua avanzata anche nella nostra Regione.
Una Regione che aveva invece intrapreso la strada della gestione pubblica dell'acqua, aprendo, con la legge 5, alla partecipazione delle comunità locali. Una partecipazione preziosa anche per esercitare un "controllo da basso", che contrasti quelle commistioni mafiose che, come dimostrano gli arresti di oggi, hanno esteso i propri tentacoli anche alla Pisana.

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