Il sindaco, mastro necroforo, si appresta all’ennesimo funerale. Forse il più importane e più difficile della sua carriera, perché altri hanno provato ad officiare questa sepoltura, ma nessuno fino ad oggi è riuscito nell’intento. Così il Re dell’edilizia funeraria frusinate, proprio per la difficoltà di seppellire un cadavere così riottoso a morire, aveva dovuto rinunciare a costruire il mausoleo tombale più grande e sontuoso che area cimiteriale abbia mai ospitato. Ma l’attuale sindaco mastro necroforo ha dimostrato di saper svolgere al meglio il suo mestiere. Si ricordano toccanti cerimonie per la sepoltura della sanità pubblica e dell’acqua pubblica. Come non evocare le memorabili esequie del diritto al lavoro, con gli ex dipendenti Multiservizi, segregati nella bara-camping. Ma anche le cerimonie funebri del parco delle fontanelle e della struttura geodetica dell’Unitalsi, hanno lasciato indelebile testimonianza. Con un imbalsamatore così non poteva non riproporsi l’opportunità di porre finalmente fine alla strenua battaglia. La serrata lotta posta in essere dai reperti archeologici delle Terme Romane, che già sotto terra giacciono, ma che pugnano, con il cittadino Volsco, affinchè non giunga alfine il mausoleo da 40mila metri cubi della premiata ditta di edilizia funeraria a precludere definitivamente la possibilità di poter tornare a vedere le stelle. Il sindaco, mastro necroforo, ci riprova a scavare la fossa alle terme romane, anche grazie alla robusta pala offerta dal governo Renzi sottoforma di articolo 28 bis per l’edilizia convenzionata presente nel decreto sblocca Italia. Dunque si avvicina la data delle esequie per i reperti archeologici situati vicino la Villa Comunale. La certificazione di morte verrà redatta nel prossimo consiglio comunale di lunedì 29 giugno alle ore 18,30. Siamo ancora in tempo per impedire questo funerale. Infatti gli stessi becchini assessori e consiglieri, sodali del sindaco mastro necroforo, non sono convinti, della pala, della buca, del mausoleo, e noi non siamo affatto disposti a vedere morire sotto i nostri occhi l’ennesima eccellenza di questa città. Per cui saremo tutti li per evitare che il funerale possa tenersi . Sicuramente il main sponsor del Comune non sarà contento e l’edile funerario rischia di lasciare i marmi per il mausoleo ad ammuffire nel deposito. Ci hanno sotterrato il lavoro, la salvaguardia della salute, l’acqua, l’aria, non permettiamo che anche la risorsa archeologica , finisca nelle mani necrofile del sindaco e del campione ciociaro dell’edilizia funeraria. Siamo stanchi di fare le condoglianze.
Le rovine
"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"
Buenaventura Durruti
sabato 27 giugno 2015
Il sindaco necroforo
Luciano Granieri
Il sindaco, mastro necroforo, si appresta all’ennesimo funerale. Forse il più importane e più difficile della sua carriera, perché altri hanno provato ad officiare questa sepoltura, ma nessuno fino ad oggi è riuscito nell’intento. Così il Re dell’edilizia funeraria frusinate, proprio per la difficoltà di seppellire un cadavere così riottoso a morire, aveva dovuto rinunciare a costruire il mausoleo tombale più grande e sontuoso che area cimiteriale abbia mai ospitato. Ma l’attuale sindaco mastro necroforo ha dimostrato di saper svolgere al meglio il suo mestiere. Si ricordano toccanti cerimonie per la sepoltura della sanità pubblica e dell’acqua pubblica. Come non evocare le memorabili esequie del diritto al lavoro, con gli ex dipendenti Multiservizi, segregati nella bara-camping. Ma anche le cerimonie funebri del parco delle fontanelle e della struttura geodetica dell’Unitalsi, hanno lasciato indelebile testimonianza. Con un imbalsamatore così non poteva non riproporsi l’opportunità di porre finalmente fine alla strenua battaglia. La serrata lotta posta in essere dai reperti archeologici delle Terme Romane, che già sotto terra giacciono, ma che pugnano, con il cittadino Volsco, affinchè non giunga alfine il mausoleo da 40mila metri cubi della premiata ditta di edilizia funeraria a precludere definitivamente la possibilità di poter tornare a vedere le stelle. Il sindaco, mastro necroforo, ci riprova a scavare la fossa alle terme romane, anche grazie alla robusta pala offerta dal governo Renzi sottoforma di articolo 28 bis per l’edilizia convenzionata presente nel decreto sblocca Italia. Dunque si avvicina la data delle esequie per i reperti archeologici situati vicino la Villa Comunale. La certificazione di morte verrà redatta nel prossimo consiglio comunale di lunedì 29 giugno alle ore 18,30. Siamo ancora in tempo per impedire questo funerale. Infatti gli stessi becchini assessori e consiglieri, sodali del sindaco mastro necroforo, non sono convinti, della pala, della buca, del mausoleo, e noi non siamo affatto disposti a vedere morire sotto i nostri occhi l’ennesima eccellenza di questa città. Per cui saremo tutti li per evitare che il funerale possa tenersi . Sicuramente il main sponsor del Comune non sarà contento e l’edile funerario rischia di lasciare i marmi per il mausoleo ad ammuffire nel deposito. Ci hanno sotterrato il lavoro, la salvaguardia della salute, l’acqua, l’aria, non permettiamo che anche la risorsa archeologica , finisca nelle mani necrofile del sindaco e del campione ciociaro dell’edilizia funeraria. Siamo stanchi di fare le condoglianze.
Il sindaco, mastro necroforo, si appresta all’ennesimo funerale. Forse il più importane e più difficile della sua carriera, perché altri hanno provato ad officiare questa sepoltura, ma nessuno fino ad oggi è riuscito nell’intento. Così il Re dell’edilizia funeraria frusinate, proprio per la difficoltà di seppellire un cadavere così riottoso a morire, aveva dovuto rinunciare a costruire il mausoleo tombale più grande e sontuoso che area cimiteriale abbia mai ospitato. Ma l’attuale sindaco mastro necroforo ha dimostrato di saper svolgere al meglio il suo mestiere. Si ricordano toccanti cerimonie per la sepoltura della sanità pubblica e dell’acqua pubblica. Come non evocare le memorabili esequie del diritto al lavoro, con gli ex dipendenti Multiservizi, segregati nella bara-camping. Ma anche le cerimonie funebri del parco delle fontanelle e della struttura geodetica dell’Unitalsi, hanno lasciato indelebile testimonianza. Con un imbalsamatore così non poteva non riproporsi l’opportunità di porre finalmente fine alla strenua battaglia. La serrata lotta posta in essere dai reperti archeologici delle Terme Romane, che già sotto terra giacciono, ma che pugnano, con il cittadino Volsco, affinchè non giunga alfine il mausoleo da 40mila metri cubi della premiata ditta di edilizia funeraria a precludere definitivamente la possibilità di poter tornare a vedere le stelle. Il sindaco, mastro necroforo, ci riprova a scavare la fossa alle terme romane, anche grazie alla robusta pala offerta dal governo Renzi sottoforma di articolo 28 bis per l’edilizia convenzionata presente nel decreto sblocca Italia. Dunque si avvicina la data delle esequie per i reperti archeologici situati vicino la Villa Comunale. La certificazione di morte verrà redatta nel prossimo consiglio comunale di lunedì 29 giugno alle ore 18,30. Siamo ancora in tempo per impedire questo funerale. Infatti gli stessi becchini assessori e consiglieri, sodali del sindaco mastro necroforo, non sono convinti, della pala, della buca, del mausoleo, e noi non siamo affatto disposti a vedere morire sotto i nostri occhi l’ennesima eccellenza di questa città. Per cui saremo tutti li per evitare che il funerale possa tenersi . Sicuramente il main sponsor del Comune non sarà contento e l’edile funerario rischia di lasciare i marmi per il mausoleo ad ammuffire nel deposito. Ci hanno sotterrato il lavoro, la salvaguardia della salute, l’acqua, l’aria, non permettiamo che anche la risorsa archeologica , finisca nelle mani necrofile del sindaco e del campione ciociaro dell’edilizia funeraria. Siamo stanchi di fare le condoglianze.
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