Si è svolto sabato scorso, 20 giugno, l’incontro degli attivisti di Assopace Palestina, l’associazione guidata
da Luisa Morgantini, già vice presidente del Parlamento europeo, con l’incarico
delle politiche europee per l’Africa e
per i dritti umani. L’appuntamento del 20 giugno, tenutosi a Supino, era parte di una convention di due
giorni, sabato 20 e domenica 21, in cui
gli attivisti di Assopace Palestina, si sarebbero dovuti confrontati, sul bilancio
delle attività svolte e sulla pianificazione dei programmi futuri.
Dalle ore
15,30 di sabato, presso la sala parrocchiale della chiesa di Santa Maria, Luisa
Morgantini, ha riferito sul suo ultimo viaggio a Gaza e a Hebron (a questo incontro è dedicato l’articolo). A
seguire, dopo la cena, sono stati proiettati dei corti sulla
Palestina compreso un film girato da Franca Marini, che ha partecipato alla proiezione
raccontando la sua esperienza. Domenica 21 dalle ore 9,30 sono proseguiti i
lavori di programmazione per le attività future, fino alle 13,00 orario della
chiusura dell’evento.
Durante l’incontro di sabato,
Luisa Morgantini ha riferito su quanto accaduto durante il suo ultimo viaggio. Ad
At-Twani il comitato popolare per la resistenza non
violenta e le donne delle colline a sud di Hebron - dove Israele continua il
piano di ampliamento delle colonie e l’evacuazione
dei palestinesi - il 13 giugno scorso,
hanno organizzato una giornata dedicata alla memoria di Rachel Corrie, Vittorio Arrigoni, Tom Hurndall
e Angelo Frammartino. Per la prima volta nella martoriata terra di Palestina,
non si sono commemorate vittime
palestinesi, ma attivisti internazionali.
Per ricordarli è stato costruito un memoriale in pietra e piantati alberi di ulivo. Frammartino è la vittima meno nota rispetto agli altri. Angelo era in Palestina
nel 2006 in un campo di lavoro organizzato dalla Cgil. Fu accoltellato da un
giovane Palestinese di Nablus, che lo
aveva scambiato per un colono israeliano. La giornata è stata bellissima
soprattutto per la presenza delle donne . In un paese molto conservatore come
At-Twani tale partecipazione non era
così scontata.
In Cisgiordania invece,30 membri dei comitati popolari si sono laureati . Questi giovani hanno intuito che
era necessario affiancare alla lotta lo studio. Aiutati dagli attivisti di Assopace Palestina i membri
del comitato , dopo aver frequentato le
scuole superiori, hanno seguito un master di due anni su i temi della legalità
internazionale e della lotta popolare. Sono arrivati finalmente alla laurea,
studiando sotto le bombe e gli attacchi israeliani. La volontà è stata tale che
sono riusciti nel loro intento, pur subendo arresti e angherie continue.
Dopo aver
raccontato queste due toccanti, ma belle
storie, Luisa si è soffermata sulla situazione politica attualmente in essere
in Palestina. Allo stato attuale lo scenario è drammatico. Mentre i droni
israeliani, continuano a martellare e si succedono continui
soprusi ai danni della popolazione di Gaza, la coalizione di unità nazionale
costituita da Hamas e Fatah nell'aprile del 2014 è in disfacimento. Tutto ciò a danno dei cittadini
palestinesi, i quali non si sentono più rappresentati da nessuno dei due
movimenti, e rimangono praticamente soli ed inermi innanzi alle angherie
israeliane.
Anche su questo bisognerà
ragionare nel pianificare nuovi viaggi e nuove azioni in difesa dei
palestinesi. Ma gli attivisti di Assopace Palestina lo sanno benissimo e siamo
certi che la loro opera a Gaza, a Hebron e in tutta la Cisgiordania, attraverso
il coinvolgimento dei comitati popolari da loro organizzati , riuscirà almeno ad alleviare li immani
sofferenze che quelle popolazioni sono costrette a subire.
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