foto tratta dal quotidiano l'inchiesta |
“Mentre a Roma il Movimento 5 Stelle riesce a tenere a zero gli aumenti per il 2016 e si prende un anno di tempo per valutare l'effettivo lavoro di Acea, in Provincia di Frosinone succede il finimondo. Dopo più di 5 ore di assemblea, i Sindaci non sono riusciti a mettersi d’accordo su una proposta valida ed alternativa da porre sul tavolo del Autorità garante AEEGSI (Autorità Energia Gas Servizi Idrici). Il risultato della loro incompetenza ha portato l’autorità a poter valutare solo la proposta del gestore, unica proposta effettiva in campo, che vuole l’aumento tariffario dell’8% annuo per i prossimi 4 anni più i 77 milioni di euro di conguagli. Quest’ultimi, Acea li vorrebbe recuperare attraverso le tariffe degli anni 2021 al 2027, con un preoccupante aumento esponenziale della bolletta sull’acqua. Tutto ciò è vergognoso.” – a dichiararlo amareggiato è il Deputato 5 Stelle Frusone che continua – “Mai come in questo momento la politica sta confermando quello che noi del 5 stelle denunciamo da tempo e cioè la totale incapacità di avere e perseguire una strategia comune. Ieri sono apparse nette le divisioni all’interno sia del Pd che del centro destra. Entrambi i partiti hanno palesato correnti interne, che hanno preso il sopravvento, contravvenendo al loro ruolo e al loro dovere, di rappresentanti dei cittadini.” – e conclude – “Vorrei concludere dicendo ai sindaci che non perdessero il loro tempo a parlare a vanvera contro la Raggi con il solo scopo di costruirsi un alibi per continuare a non fare nulla, ma spero invece che riusciranno a portare a compimento ciò che hanno iniziato a febbraio, perché sono loro e nessun altro che ha il compito e anche il dovere di cacciare un gestore che non adempie correttamente al suo compito, sono loro i firmatari di quel contratto e sono loro che dovrebbero chiederne la risoluzione. Inviterei inoltre a un maggiore approfondimento del diritto societario, perché è vero che il sindaco di Roma è azionista di maggioranza al 51%, però è anche vero che la policy di una società la decide l’intero CDA (Consiglio d’Amministrazione), che in questo momento è in quota PD, che purtroppo, come ben si sa, non è per la ripubblicizzazione dell’acqua. La Raggi come azionista di maggioranza, potrà cambiare i membri del CDA ad aprile 2017 e allora si potrà fare sul serio.”
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