In Francia, come in tutta Europa, i governi e il padronato cercano in tutti i modi di far pagare ai lavoratori la crisi del sistema capitalista: precarizzazione del lavoro,licenziamenti,aumento dell’età pensionabile, tagli al sociale e attacchi ai diritti collettivi sono all’ordine del giorno.
Per due mesi i lavoratori francesi si sono mobilitati in massa contro la riforma delle pensioni varata dal governo Sarkozy, che alla fine, grazie alla complicità delle burocrazie sindacali e dei partiti Pcf e PS, è riuscito a far approvare in parlamento.
Nonostante ciò, ancora nel mese di Novembre sono continuate le mobilitazioni in tutto il Paese: la situazione può ancora mutare, i lavoratori francesi possono ancora, con scioperi e manifestazioni, costringere il Parlamento a ritirare questa legge già votata. Molti sono i lavoratori che hanno capito che la legge sulle pensioni è solo l’attacco più recente alle loro condizioni di vita e che ne seguiranno degli altri, e ciò tiene accesa la rabbia e la determinazione a lottare.
Da tutto ciò può nascere una nuova fase di lotte radicali contro il padronato e i suoi governi.
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