Delle tante amenità sentite e viste la
settimana scorsa, due in particolare hanno brillato per miseria e tristezza. Lo squallido
teatrino andato in scena su La7 fra Santoro, Travaglio e Berlusconi e l’ennesima
stolta uscita di Grillo sull’allegra combutta fra il M5S e i
fascisti del terzo millennio di CasaPound.
Della prima faccenda mi viene la nausea solo a ipotizzare di scrivere
due righe, dell’altra tristissima vicenda, essendo questo un blog antifascista,
non posso esimermi dal dire due o tre
cose. Assistiamo ancora una volta alla sollevazione di partiti, movimenti e
anche degli stessi militanti del movimento 5 stelle, che puntuale si infiamma quando si tira
dentro CasaPound. Anche a Grillo è stato ferocemente contestato che l’antifascismo
è un valore fondante della nostra repubblica e dunque è disdicevole il solo
apprezzare chi si proclama fascista del terzo millennio. A queste anime belle
che contestano il comico genovese vorrei ricordare che ci sono leggi le quali consentono
e anzi obbligano a scogliere ogni movimento
o aggregazione che si ispiri al fascismo, basta applicarle, e chiudere,
i covi dei fasciste del terzo millennio. Ma
a ricordare queste cose si viene tacciati di essere antidemocratici, si
tira in ballo Voltaire. Quando qualcuno
di questi reietti aggredisce e uccide, vedi la strage degli extra comunitari a
Firenze , per una po’ va avanti la solita litania sui valori dell’antifascismo
che vanno difesi dall’aggressione dei
fascisti di CasaPound, poi, passato un po’ di tempo, questi tornano ad essere delle immacolate giovani
mammolette, solo un po’ esuberanti, a cui è antidemocratico togliere agibilità politica.
Lo squallore della posizione di Grillo, in relazione al suo atteggiamento nei
riguardi di CasaPound, non risiede nel suo derubricare l’antifascismo a
semplice orpello ideologico desueto e fuori dal tempo. Del resto questa è una tipica manifestazione di chi si vuol far notare facendo il bastian contrario ovunque e
comunque . Se i fascisti sono messi al bando dalla storia e l’antifascismo è , a parole, l’elemento
fondante della nostra Repubblica, Grillo manda affanculo la Repubblica,
antifascismo compreso schierandosi al fianco dei fascisti che hanno un
programma simile al quello dei 5 stelle. Lo squallore di Grillo risiede nella
sua completa e assoluta ignoranza politica e sociale. Lo sa o no Grillo che
CasaPound è a libro paga di quell’Alemanno sindaco di Roma che fa parte dei morti viventi della vecchia politica che lui
tanto osteggia? Lo sa o no Grillo che i
signori fascisti del terzo millennio sono stati al fianco di Berlusconi e hanno
contribuito ad eleggere alla Pisana quella
Polverini icona sputtanata di un sistema di ruberie ampiamente consolidato in
regione e condannato con forza dallo stesso l M5S? Era patetico il filmato in cui il comico
genovese faceva a gara con i puzzone di CasaPound Di Stefano, su chi aveva collezionato più
denunce, ed era struggente tutta la
bella storia dei fascisti che rubano le case ai ricchi per darle ai poveri di razza
ariana s’intende. E’ vero CasaPound gli alloggi li occupa come quello di pregio
di proprietà del Comune di Roma sito in
Via Napoleone III a, ma non per darli ai poveri bensì per usarli come sede, tanto poi il sindaco
Alemanno avrebbe chiuso un occhio, glielo avrebbe anche regalato l’immobile se non ci fosse stata una sollevazione
popolare e se l’imminenza delle elezioni non avesse suggerito diversamente. Per rimanere in tema di fascismo, molto mi
accusano di tradire la memoria della lotta partigiana, non andando a votare. Infatti ciò significa
disprezzare l’acquisizione di un diritto ottenuto proprio grazie alla lotta di
liberazione. E’ falso, innanzi tutto le elezioni c’erano già prima di Mussolini
il quale, è stato eletto dal popolo, mi pare, poi sono convinto che se fosse ancora in vita un partigiano vero prenderebbe
la mia stessa decisione. Fra fascisti veri o presunti, partiti che stravolgono
la costituzione inserendo la stabilità di bilancio e, con l’esaltazione del candidato premier, non rispettano il dettato costituzionale sulla partecipazione
attiva dei cittadini alla vita politica del Paese, un Partigiano vero avrebbe
la tentazione di tornare ad oliare il fucile altro che andare al seggio. Questo di Grillo è un episodio che insieme con la farsa delle
presentazione dei simboli delle liste, tende a sputtanare tutta la contesa
elettorale, ecco perché ancora una volta dico che io a queste pagliacciate non ci sto e alle
prossime elezioni non andrò a votare.
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