Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 19 gennaio 2013

Masochismo democratico

Luciano Granieri


Aiuto! Chudetegli l’audio tagliategli la corrente, per favore fateli tacere. Speriamo che il 25 febbraio arrivi presto, perché non se ne può più delle invasioni su ogni tipo di media dei leader e leaderini che si insultano e per lo più sparano cazzate in vista della prossima campagna elettorale. Ciò che indigna maggiormente è la poca considerazione che questi signori hanno del proprio elettorato. Bersani, Berlusconi e Monti sostengono di volere il cambiamento rispetto ai precedenti governi dimenticando che i precedenti governi erano presieduti e appoggiati da loro stessi . Chi vuole togliere l’Imu, chi mitigarla, chi rimodularla verso una maggiore beneficio per gli enti locali.  Ma l’Imu non è stata creata e votata dagli schieramenti che oggi vogliono cambiarla?  Credono veramente questi signori che la gente non lo ricordi? I media sono invasi dalle irriguardose esternazioni di  questa insana compagnia . Il nano di Arcore è ovviamente in pole position a farneticare sullo stravolgimento della Costituzione, sul complotto  delle banche tedesche ordito ai danni della comunità finanziaria italiana. Non ci risparmia l’ex presidente del consiglio, siparietti comici come lo spolverio della sedia di Travaglio a  “Servizio Pubblico”, e la solita litania del pericolo comunista. Monti invece, patetico, cerca di cavalcare l’onda mediatica, ma è incapace, balbetta, cerca fogliettini salvifici dove qualcuno gli ha scritto le risposte su temi che lui, economista sobrio e severo non conosce, come ad esempio le questioni legate ai diritti civili.  Per  Bersani, il problema più grande non è mettere a punto un programma per cercare di assicurare un minimo di giustizia sociale e lavoro, ma è quello di cercare di vincere anche al senato con ampio margine per evitare l’apparentamento con Monti. Anche  il magistrato in aspettativa Ingroia calca i palcoscenici mediatici, ma non appena si esce dl seminato della legalità le risposte si fanno frammentarie e poco lineari. Sui No Tav  Ingoria ha espresso un giudizio di cui neanche il miglior Veltroni sarebbe capace .  Secondo il magistrato è’ giusto che ci sia la protesta in Val di Susa perché la Tav è un’opera inutile costosa e dannosa, ma spesso  i  manifestanti No Tav eccedono  tanto che magistrati a cui  lo stesso Ingroia esprime solidarietà sono costretti ad emettere mandati di arresto contro di loro . Ma se uno manifesta,caro Ingroia,  manifesta mica va a fare una scampagnata!  Inoltre dietro il magistrato siciliano  troviamo tutto quel sotto melma di ex comunisti che hanno gettato a mare simbologia e identità storica pur di rientrare in Parlamento. Anche Grillo, incurante del fatto che fra i sui potenziali elettori, ci possa esserci  qualcuno  consapevole  della realtà che ci circonda, continua a confezionare  cazzate  a casaccio.  Dietro l’eclatanza di ogni espressione alcune volte emergono scempiaggini come i lusinghieri apprezzamenti su CasaPound, ma altre volte i concetti possono essere condivisibili. Prendiamo le ultime affermazioni  secondo cui  il sindacato è vecchio come i partiti e non serve più perché le fabbriche devono essere di diretta proprietà di chi ci lavora . Giusto ma come al solito la smania di dire cose originali, porta il comico genovese a sbracare. Infatti è comunque necessario che accanto alle rivendicazioni dei propri diritti nel contesto particolare,  agisca un organismo generale  composto dagli stessi lavoratori che rivendichi il ripristino di fatto del  contatto collettivo nazionale, che difenda il dettato costituzionale in merito alle questioni del lavoro e che organizzi il conflitto quando necessario. Un sindacato così organizzato avrebbe sicuramente la sua utilità. Certo se l’esempio sono le organizzazioni sindacali della triplice, utili a difendere i padroni e a disinnescare il conflitto sociale , Grillo ha ragione. Comunque sia come sia, fra urla sbraiti, promesse bugie e contraddizioni,  la poca considerazione mostrata dai leaderini di governo e di lotta verso l’elettorato potenziale è disarmante. Che concezione hanno questi di coloro i quali dovrebbero votarli?  Credono di abbindolare gente dalla memoria corta, credulona, facile da impressionare  con frasi e gesti a effetto? Forse si,  e  forse hanno anche ragione visto che la gente cha ha voglia di essere presa per il culo ancora abbonda. Beh io non sono fra questi. Votare per chi ti prende in giro credo che sia il massimo del masochismo democratico.

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