C’era una volta una terra popolata da orchi terribili. Questi traevano linfa vitale annientando i bambini.
Gli orchi litigavano sempre fra di loro. Urlavano, sbraitavano, si sputavano
addosso insulti e veleni per diventare i
preferiti servitori del grande Orco capitalista e per essere
adeguatamente ricompensati da lui per i servizi resi.
Pur
litigiosi, si riunivano nei palazzi del potere per decidere le migliori strategie al fine di arricchirsi
sempre di più. Rubavano, imbrogliavano, corrompevano
per assicurarsi immani privilegi sacrificando la dignità dei loro concittadini. Gli orchi vivevano succhiando il sangue delle madri dei bambini. Per alimentare la loro
insaziabile voracità, continuavano a rimpinzarsi del futuro dell’infanzia.
Fra
grida e litigi reciproci, si adoperavano per togliere ai bambini il cibo. Quello
per campare, impoverendo sempre di più i
genitori, depredando mese dopo mese ogni
risorsa necessaria ad assicurare il pasto giornaliero. Il furto di
futuro passava anche attraverso la negazione della salute. Ammalarsi non era
concesso a questi bimbi destinati, in caso di sorte avversa, a giacere in malsani
e maleodoranti ospedali.
Anche il cibo
per la mente veniva negato all’infanzia, all’adolescenza , ai giovani.
Le scuole di questi bambini spesso crollavano perché costruite con materiali scadenti,
i loro insegnanti erano demotivati sotto
pagati. Non c’era nessuno che accompagnasse a scuola i ragazzi qualora i loro genitori non fossero stati in grado di farlo oberati dalla schiavitù di un lavoro precario,
insufficiente per arrivare alla fine del
mese .
Neanche le scuole riuscivano ad assicurare il cibo agli alunni, la mensa
scolastica era stata chiusa perché i soldi necessari a farla funzionare erano
starti destinati dagli orrendi orchi agli istituti privati dove giovani
orchetti imparavano ad essere perfidi ed implacabili per emergere sconfiggendo
e annientando i propri simili.
Nello
Stato degli orchi ai bambini venivano
negati sogni, desideri e speranze. Solo
ai figli degli orchi era consentito disporre di cibo in abbondanza. I
giovani orchetti frequentavano scuole attrezzate ed efficienti e se si ammalavano avevano la possibilità di
essere curati da medici competenti in
strutture private molto costose.
Gli
orchi per accrescere a dismisura i loro
guadagni rimpinzavano le città di cemento e traffico negando ai bambini perfino
l’aria per respirare e uno spazio per giocare. Nella terra degli orchi esistevano metropoli
cittadine e paesi. In una di queste città
la malvagità era aumentata a
dismisura.
I nuovi orchi al governo della cittadina, si erano particolarmente
accaniti contro i bambini, negando loro le scuole e i libri per studiare. Ai ragazzini erano stati rubati gli spazi per
giocare, per regalarli agli orchi
costruttori, i quali in quelle aeree potevano incrementare i loro sporchi
affari cementificando e inquinando
l’ambiente. Lo sfruttamento del terreno
stava causando crolli di intere colline.
C’era una volta la terra degli orchi, c’era una volta la cittadina degli
orchi. Ma non è una favola. La terra in cui viene negato il diritto al futuro dei bambini
esiste veramente , è l’Italia, così come
la cittadina che più si accanisce contro le nuove generazioni è Frosinone.
Nel nostro Paese quasi il 29% dei bambini
sotto i sei anni vive ai limiti della povertà. Di questi il 23,7% vive in uno
stato di vera e propria deprivazione materiale. L’Italia è 22° nella comunità
europea per giovani con basso livello d’istruzione.
Tutto ciò accade mentre gli orchi discutono
se uno di loro debba rendere conto alla giustizia per le malefatte compiute
oppure no. Questo scenario si perpetua
ogni giorno nell’indifferenza degli orchi impegnati ad escogitare le migliori
strategie per salvaguardare i loro interessi.
Anche a Frosinone l’azione degli
orchi si è incattivita . Molti bambini
figli dei lavoratori della Multiservizi,
licenziati dall’orco sindaco
rischiano di trovarsi a vivere nell’indigenza. La mensa scolastica è a
pagamento , così come lo è lo scuolabus, e per i bimbi che non possono
pagare sono guai.
Perfino i librai non pagati dagli orchi che compongono la giunta comunale per i testi
i scolastici dati ai bambini delle
elementari, sono costretti a chiedere i
soldi ai genitori che avrebbero dovuto usufruire gratuitamente dei libri per i
loro bambini.
Del resto il fatto
che organizzazioni onlus come Save the
Chidren sono costrette a occuparsi della
povertà dei bambini italiani, così come accade per l’infanzia del sud del mondo
dà l’idea del grado di inciviltà
raggiunto dalla italica terra degli Orchi.
Oltre ai volti dei bambini
della campagna di Save the Children,
compaiono nella clip alcune opere di Hans Ruedi Giger. Il brano musicale
è 21° Century Schizoid man dei King Crimson.
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