Nella mattina del 30
Agosto la “Consulta dell’Ambiente di Piedimonte”, ha protocollato (indirizzata
al Sindaco Iacovella, al Vice Sindaco-Assessore alla Cultura Bellini,
all'Assessore alla Manutenzione D'Alessandro, all'intera Giunta e Consiglio
Comunale) la richiesta della presenza del Sindaco (e/o suo delegato) di
Piedimonte S.G. alla “Conferenza dei Sindaci” per l’Assemblea dell'ATO 5 del 9
Settembre per la “Risoluzione Contrattuale con ACEA (in forza dell’art. 34)
della Convenzione di Gestione”. Premesso che l'acqua è un bene essenziale e
insostituibile per la vita e, pertanto, la disponibilità e l'accesso all'acqua
potabile è necessaria per il soddisfacimento dei bisogni collettivi che
costituiscono un diritto inviolabile dell'uomo, un diritto universale,
indivisibile, che si può annoverare fra quelli di cui all'art.2 della Costituzione
Italiana, la “Consulta
dell’Ambiente” (congiuntamente con altre Consulte, Attivisti, Comitati
Cittadini, Associazioni e Movimenti per la tutela e la difesa dell’Acqua Pubblica) esprime
la sua più totale disapprovazione della “Gestione del Servizio Idrico
Integrato” che la società ACEA ha effettuato in questi anni,e chiede al Sindaco
e all'Amministrazione Comunale tutta, d’impegnarsi in prima persona in una forte e
concreta azione politica nell'Assemblea dell'ATO 5. Riepilogare nel dettaglio tutte
le vicende ACEA risulterebbero un esercizio inutile, ritenendo che
l’Amministrazione Comunale sia adeguatamente informata e aggiornata sulla
qualità del servizio che la società ACEA ci ha fornito e ci fornisce sino ad
oggi. Perciò, attendiamo importanti novità, per mettere definitivamente la
parola fine a questo supplizio dei cittadini della Provincia e nello specifico
della Città di Piedimonte. Però per non dimenticare, ricordiamo che la
Conferenza dei Sindaci dovrebbe tutelare i cittadini dell’intera Provincia,
controllando l'operato del gestore. Peccato che fino ad oggi, i cittadini della
Provincia non se ne siano ancora accorti. Ci siamo sentiti poco, o per meglio dire,
per nulla tutelati. Siamo certi, che (in seno alla Conferenza dei Sindaci) avrà
avuto modo di verificare i disservizi e le inadempienze di ogni genere, tra le
quali:
• penuria
d'acqua e/o frequenti e reiterate interruzioni del servizio (spesso senza preavviso);
• mancanza di
investimenti;
• comparto
della depurazione completamente allo sbando con condizioni d’inquinamento
catastrofici censurati dall'Arpa Lazio;
• bollette con
tariffe da record, le più alte di tutte le Province laziali. Basate su consumi
presunti e continui
conguagli, in quanto ACEA è venuta meno all'obbligo delle due letture l'anno;
• consumo
minimo impegnato di 108 mc/l'anno (che grida vendetta, soprattutto per gli
• anziani e i
meno abbienti);
• minacce agli utenti di riduzione
o chiusura del flusso di acqua, a causa di controversie
(come se ACEA fosse il proprietario
dell'acqua);
• mancato
versamento degli oneri concessori dell'ACEA all'ATO 5;
• mancato
accantonamento delle quote della depurazione con nessun rimborso agli utenti;
• presenza di
arsenico nell'acqua comunicata con 20 giorni di ritardo (Ceccano);
• durezza dell'acqua oltre ogni
limite (Collelavena di Alatri).
Ciò è confermato dal fatto che 34
Sindaci della Provincia di Frosinone hanno chiesto al Commissario Patrizi, la
convocazione urgente della Conferenza dei Sindaci per votare la “Risoluzione
Contrattuale con ACEA”. Ricordiamo il lavoro incessante e meticoloso di
oltre 20 Associazioni, Consulte, Comitati Cittadini, Movimenti e numerosi
Attivisti (tra le quali spiccano il Comitato
CO.CI.DA.e il Coordinamento
Provinciale dell’Acqua Pubblica di Frosinone) che hanno avuto modo di
verificare e segnalare più volte i disservizi della società ACEA nella Gestione
del Servizio Idrico poc’anzi descritte, alle quali esprimiamo i nostri più
sentiti ringraziamenti. Non ultimo ricordiamo l’essenza del suo essere Sindaco:
la volontà dei cittadini. Le Associazioni, le Consulte, i Comitati Cittadini, i
Movimenti e i numerosi Attivisti, hanno raccolto in Provincia di Frosinone
circa 9.000 firme di cittadini/e che testimoniano la volontà a voler risolvere
il contratto con ACEA. Inoltre, non è possibile dimenticare o far finta di
niente, di fronte all’esito del Referendum Popolare del 12 e 13 Giugno 2011 che
ha visto in Provincia di Frosinone il 97% degli elettori (96,8% nel Comune di
Frosinone) esprimersi contro la privatizzazione dell’acqua. La decisione è già
stata presa dai cittadini, e agli amministratori rimane esclusivamente il
compito di tradurla in atti concreti. Per noi della “Consulta dell’Ambiente di Piedimonte”dire
che l’acqua deve essere pubblica e non può avere padroni è semplicemente
un’ovvietà, ma vedere Amministratori che si ostinano a non voler dar seguito
alla volontà popolare è particolarmente frustrante. Infine, chiediamo Sindaco
Iacovella, che il prossimo 9 Settembre in sede di Conferenza dei Sindaci, al 2°
punto all’Ordine del Giorno vi è la “Risoluzione
Contrattuale con ACEA”, e poiché Lei rappresenta un Comune di circa
6.500 abitanti (in quanto delegato da tutti i cittadini del Comune di
Piedimonte) di assicurare
la propria presenza(e/o di un suo delegato ad hoc), perché di
fondamentale importanza per il raggiungimento
del quorum del 50% della popolazione Provinciale, in modo tale che tutti i
cittadini possano essere comunque rappresentati
nell'Assemblea dell'ATO 5, votando al 2° punto all’Ordine del Giorno, la “Risoluzione
Contrattuale con ACEA (in forza dell’art. 34) della Convenzione di Gestione",
assecondando (almeno in questa occasione) la volontà dei cittadini che
amministra. Noi ci saremo, auspicandoci la massima partecipazione di tutti i
cittadini dell’intera Provincia di Frosinone.
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