Il 4 settembre si sono riunite a Frosinone
in Vicolo Moccia la Rete La Fenice con Bonaviri e l’Associazione
Collettivocinque con Maccotta che grazie al contributo delle tante realtà
associative e civiche impegnate in provincia ed oltre (come Pari o Dispare e le
Cooperative delle terre confiscate alla mafia del casertano), di intellettuali,
artiste-i, delle donne dei sindacati unitari, del Telefono Rosa, della
Fondazione del Giardino delle Rose Blu, del Conservatorio di Frosinone,
dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale hanno organizzato una forma di mobilitazione dell’opinione
pubblica in ciociaria a garanzia delle pari opportunità e contro il femminicidio.
L’evento “ L’arte contro il
Femminicidio”, che occuperà l’intero arco della giornata di domenica 22 settembre presso la Villa
Comunale di Frosinone prevede una mostra fotografica a tema, uno spazio
espositivo delle scarpe rosse, spettacoli di arte varia, la proiezione di
spezzoni di film storici attinenti, la presentazione di un volume scientifico,
testimonianze attive, dibattiti sulle prospettive aperte dalla legge e sulle
ragioni di così orribili ed intollerabili reati che sono il retaggio di
problemi di parità fra i generi, non risolti. Atti, questi, che colpiscono
quanto di più profondo c’è nel bisogno di relazione delle persone: la fiducia
nel prossimo che è il cuore degli affetti e della convivenza umana minando
all’origine ogni capacità di sentirsi corpo unico.
La società
civile non viene mai consultata e la politica non consente traduzioni di quel
messaggio originario che vuole un cambio nell’approccio concettuale
all’implementazione della legge e della prevenzione. Il gruppo di lavoro che si è costituito
intende portare avanti un percorso itinerante -anche in tutti quei territori
che stanno appoggiando l’iniziativa- che informando e formando diverrà base di sviluppo di buone pratiche a garanzia
delle pari opportunità per la creazione di uno strumento a favore della rete fra
donne e per il cambiamento dell’attuale paradigma imperante.
Video Pubblicato da Aida Hamdi, segnalatoci dalla Jazzista Maria Pia De Vito
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