Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

lunedì 18 maggio 2015

20 maggio si invitano i consiglieri e rappresentanti politici, le forze sociali

Comitato di Lotta Frosinone

Ai Consiglieri Comunali Comune di Frosinone
Ai Parlamentari eletti nella provincia
Ai Consiglieri Regionali eletti nella provincia
Alle forze sociali

P.C. Alla Prefettura
Al Presidente Amministrazione Provinciale Antonio Pompeo
AL Sindaco Giuseppe Morini di Alatri
Al Vice Sindaco Francesco Trina Comune di Frosinone



Oggetto: ex Lavoratori Frosinone Multiservizi. Invito Mercoledì 20 maggio h.18 presso la tenda in piazza VI dicembre si invitano i consiglieri e rappresentanti politici, le forze sociali e i cittadini interessati ad un incontro pubblico.

Alla luce della scelta da parte dell’ente Comune di Frosinone di proseguire con gli affidamenti alle cooperative sociali di tipo B dei servizi già della ex Frosinone Multiservizi, l’Amministrazione si sta riservando del tempo per trovare le “giuste condizioni” per la continuità degli affidamenti agli attuali soggetti.
L’Amministrazione trova difficoltà a continuare a fare proroghe anche alla luce della sopraggiunta chiarificazione nella Legge di Stabilità 2015 (legge n. 190/2014), dove sono state introdotte alcune modifiche alla legge n. 381 del 1991 istitutiva delle Cooperative Sociali. Evidentemente per il caso di Frosinone… In particolare, tali modifiche, riguardano il testo dell’art. 5, comma 1 della citata legge che prevedeva che “gli enti pubblici possono, anche in deroga alla disciplina in materia di contratti della pubblica amministrazione, stipulare convenzioni con le cooperative che svolgono le attività di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b), per la fornitura di beni e servizi diversi da quelli socio-sanitari ed educativi, purché finalizzate a creare opportunità di lavoro per le persone svantaggiate”. Il Nuovo testo della norma, modificata dal comma 610 dell’art.1 della Legge di Stabilità 2015 (legge n. 190/2014), infatti, prevede che: “al comma 1 dell'articolo 5 della legge 8 novembre 1991, n. 381, e' aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Le convenzioni di cui al presente comma sono stipulate previo svolgimento di procedure di selezione idonee ad assicurare il rispetto dei principi di trasparenza, di non discriminazione e di efficienza». In base a tale norma, dunque, le Pubbliche Amministrazioni e gli enti ad esse assimilati, non potranno più effettuare affidamenti diretti alle Cooperative Sociali di Tipo “B” dovendo ricorrere a iter di scelta basati su criteri comparativi di più offerte.
Il legislatore sembra essere intervenuto, quindi, proprio sulla questione di Frosinone, dove nel corso degli ultimi due anni 4 soggetti si sono divisi, senza soluzione di continuità, lo spacchettamento dei servizi con l’artifizio delle cooperative sociali di tipo B – ca €. 4,7 milioni + due appalti andati a Sol.CO. per 5 anni – che, come tutti sanno, non avevano alcun titolo per partecipare a tale banchetto. La scelta dello strumento delle cooperative sociali di tipo B iscritte nell’elenco regionale, utilizzato per una deroga alle regole ordinarie dettate dal Codice dei contratti per gli appalti sotto soglia, prevede uno specifico iter per il reinserimento di lavoratori svantaggiati (AVCP Determinazione. Linee guida per gli affidamenti a cooperative sociali ai sensi dell’art. 5, comma 1, della legge n. 381/1991), cosa che i lavoratori stabilizzati della Frosinone Multiservizi, così come inteso dalla legislazione, non risultano essere. Né vi appartengono i lavoratori che hanno sostituito quelli esclusi. Nelle Convenzioni stipulate successivamente agli affidamenti non è chiarito infatti l’indispensabile risultato sociale perseguito.
DI quante proroghe le quattro cooperative hanno avuto bisogno? Da 6 a 10 proroghe a seconda del servizio. Esse vengono motivate in attesa dell’espletamento della procedura di gara e spesso richiamando la sempre utile L.381/91. Ma tale procedura è stata portata a termine solo per il servizio di supporto alle attività del Museo Archeologico e della Biblioteca comunale ed altre attività di supporto amministrativo;  e per ilservizio di supporto alla gestione funzionale degli impianti sportivi ed agli eventi culturali e di spettacolo. Per gli altri servizi la procedura non è mai iniziata, salvo che per servizio Verde Pubblico, poi revocata. Inoltre compaiono affidamenti temporanei a soggetti “nuovi”, di cui non si rintraccia motivo nelle singole determine,  ma tutto continuava a svolgersi in assoluta continuità. E la soglia annuale sotto la quale sarebbe possibile affidare i contratti quanto sarebbe? E a Frosinone l’hanno rispettata? Nei due anni di affidamento di 10 servizi, quindi 20 appalti, almeno in 13 casi è stata superata la soglia dei €.200.000,00.
I lavoratori da tempo suggeriscono agli enti di intraprendere un’altra strada che coniughi lavoro, servizi e reddito senza tanti artifizi per proseguire su terreno minato e che ha dimostrato, tra le altre cose, che non è stato affatto più economico della gestione in house dei servizi. Si è invece fermi alla fine di febbraio u.s. quando il consiglio comunale ha votato un preciso ordine del giorno  che impegna il sindaco e la giunta alla quantificazione delle risorse messe a disposizione da parte dello stesso Comune di Frosinone per i servizi da contrattualizzare con la newco a seguito dei minori trasferimenti da parte dello stato; alla relazione tecnica dei dirigenti e dei segretari generali dei tre enti circa il percorso amministrativo per la costituzione della newco al fine di assorbire i lavoratori della ex Multiservizi.
I lavoratori fanno appello al consiglio comunale a cui spetta l’elaborazione degli atti di indirizzo sulle aziende pubbliche e gli enti sovvenzionati/vigilati è il Consiglio comunale (o provinciale), in quanto organo di indirizzo e di controllo politico–amministrativo dell’ente locale (art. 42, co. 2, lettera g, d.lgs. n. 267/2000).” Il consiglio comunale di Frosinone non si è mai espresso in tal senso da quando furono ritirati i servizi alla Frosinone Multiservizi. E’ l’ora che lo faccia prima che la giunta costruisca di nuovo un pastrocchio interessato e il consiglio ne diventi complice con un tacito silenzio.
Cordiali saluti.
Frosinone 18 maggio ’15                                                    

 I lavoratori della tenda al 406° giorno di presidio

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