Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 13 febbraio 2016

I politici godono, i cittadini soffrono

Comitato di lotta Frosinone





ll problema è sempre il solito.

A chi si sta parlando quando si fanno interventi pubblici per di più in sedute formali e registrate? Chi si pensa siano gli ascoltatori?
L’Amministrazione Comunale di Frosinone con le sue rispettabili autorità pensa che il popolo frusinate sia appunto pecorone, indifferente e non disposto a fare battaglie sui principi. Forse è anche vero, considerando che nonostante le disastrose amministrazioni degli ultimi lustri molti frusinati, contro i loro interessi, continuano a sostenerle. 
Ma c’è una parte di cittadini, forse insignificante o forse disprezzata, forse dignitosa o forse disperata, non sappiamo, che almeno negli ultimi tempi tenta di difendere diritti e principi, valori ed etica, storia e territorio con una certa animosità e presenza costante. 
La lotta costante dei lavoratori ex Multiservizi che difendono il loro rubato posto di lavoro genera continue frizioni con il potere cittadino, evidentemente. E’ solo che il potere si muove con una violenza terribile e reiterata per i propri palesi interessi, togliendo il pane di bocca a centinaia di famiglie costringendole a sopravvivere, mentre l’immiserito cittadino può manifestare o mettere solo giusto in discussione il potere e le sue ramificazioni, anche attraverso una satira.
L’Amministrazione di Frosinone, soprattutto con il suo condottiero, si muove sempre con un piglio di fastidio nei confronti dei lavoratori; nonostante la questione inerente la vicenda Multiservizi fosse affrontabile e risolvibile, il fatto che i lavoratori vi si oppongano pubblicamente genera una cieca rivincita.
Il “missile” oggetto della odierna diatriba, non solo ha fatto venire a galla il giorno di carnevale repulsioni e atteggiamenti tipici di una volontà di potenza convulsa, quasi dittatoriale, ma continua a far misurare i politici di maggioranza in ridicole considerazioni e palesi bugie, d’altronde tipiche di tutto il corso amministrativo e politico. 
a) Il “carro/missile” non aveva l’autorizzazione – non si è mai vista autorizzazione a chicchessia per sfilare a carnevale. E il carro è stato preceduto da comunicazione per iscrizione al concorso.
b) il carro ha fatto richiesta fuori termine scaduto, secondo la pro loco, 45 giorni prima: e dove sarebbe stata reperibile tale indicazione? Anche sul sito della Proloco nulla fa intendere i termini della iscrizione
c) la delibera del comune di Frosinone n.27” “Festa della Radeca” - Approvazione programma dei festeggiamenti del Carnevale” Storico di Frosinone - Anno 2016. è del 20 gennaio (20 giorni prima del carnevale) “di affidare la realizzazione dei servizi propedeutici all’evento storico culturale denominato “Festa della Radeca 2016 – Carnevale Storico di Frosinone - all’Associazione Pro Loco della Città di Frosinone, con sede in Frosinone – Via M.Mastroianni e all’Associazione Culturale “Rione Giardino”, con sede in Frosinone – Via Giardino 6”. Come faceva la Pro loco, ed oggi i “politici compagnoni”, ad affermare che la scadenza per l’iscrizione dei carri era 45 giorni prima? 
d) Inoltre la struttura, assessora al commercio più precisamente, sollecitata all’inizio di febbraio, non sapeva del termine delle iscrizioni!
e) La Proloco ha anche affermato che il “carro”, come era stato concepito, non avrebbe potuto essere nel concorso perché era solo un declassificato “carretto”! La presenza nel corteo era libera come quella di chiunque altro. 
f) I vigili hanno bloccato il “carretto” per non farlo ripartire, non per posizionarlo alla fine della sfilata. Il più in alto in grado ivi presente ha tentato anche un blocco fisico, minacciando, more solito, interventi non ben precisati, affermando a viva voce che il questore avesse intimato il blocco del missile. I vigili (alcuni di loro) ancora una volta hanno svolto l’inadeguato ruolo delle guardie pretoriane delle volontà di un augusto mal messo dal punto di vista della satire. Anche il “tenerone” comandante Donato, sempre coinvolto suo malgrado, tentava di inventarsi una scusa per frenare la sfilata, pur di non ascoltare le urla della politica. 
g) Il sindaco, intervenuto di persona, alterato e polarizzato come sempre, tentava di convincere la polizia presente del peccato di lesa maestà per far interdire il missile. Evidentemente gli è stato risposto che a Frosinone ancora vigono le leggi nazionali.
Potremo andare avanti ancora. Ma ciò è sufficiente per chi somma questo ridicolo impetuoso sollecitarsi della politica alle vicende del consiglio comunale delle terme romane con i cartelli sbeffeggianti il pubblico, e a tante altre situazioni che ribadiscono il disprezzo per la cittadinanza tutta, del suo territorio, della sua identità, del suo futuro, della democrazia e magari della libertà di parola. 
Il consigliere Crescenzi, che non era presente, tanto preoccupato a buttare salvagenti, faccia invece il proprio dovere etico di politico trasparente. Entro uno o al massimo due mesi renda pubblica la rendicontazione delle spese sostenute che “per l’organizzazione dei festeggiamenti del Carnevale 2016, ammonta ad euro €. 30.700,00”!!! 
SI faccia promotore, già che ci siamo, della pubblicazione delle rendicontazioni dei carnevali scorsi, dell’ultima passione di Pasqua, delle luminarie natalizie, del festival dei conservatori e così via. Cifre astronomiche che ad un occhio sicuramente distratto non appaiono corrispondenti alle attività svolte.
Nel frattempo che ciò avvenga si comunica che i lavoratori della “tenda” si iscrivono al prossimo concorso di carnevale con un carro dal titolo “I politici godono, i cittadini soffrono”.

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