Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 9 febbraio 2016

Memoria storica come strumento di costruzione della coscienza civile e di comprensione del presente.

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Comitato Provinciale di Frosinone
FOTO TRATTA DA SITO UNOETRE.IT

Frosinone, 08/02/2016
                            Si è svolta come programmato ma al di sopra di ogni ottimistico auspicio, l’assemblea pubblica organizzata da Comitato promotore dell’ANPI di Ceccano per incontrare i cittadini e le Sutorità cittadine sul tema della memoria storica come strumento di costruzione della coscienza civile e di comprensione del presente.
                               L’assemblea è stata a fatica contenuta nella sala della biblioteca comunale, molti i giovani, presente il Sindaco Dott. Roberto Caligiore e l’Assessore alla Pubblica Istruzione e ai Rapporti con le Associazioni Prof. Mario Sodani, moltissime le presenze qualificate. Molti interventi, alto il livello della discussione.
                               L’introduzione di Angelino Loffredi ha posto in modo molto chiaro l’esigenza di operare una politica della memoria orientata a recuperare tracce e documenti soprattutto della vicenda storica cittadina, negli anni della dittatura e del suo abbattimento, per inserirla nel quadro più ampio e completo della storia nazionale. Non potremmo comprendere l’attualità se non ci impegnassimo a ricostruirne le radici, a partire dal come e da chi è stata realzzata la condizione dello sviluppo successivo: la democrazia, il superamento delle logiche guerriere e autoritarie per la costruzione di condizioni di convivenza civile moderna. In questo senso ha proposto, come primo impegno di lavoro, oltre alla fondazione di una sezione ANPI  a Ceccano, un convegno sul tema delle foibe e del confine orientale, anche con l’occasione della prossimità del Giorno del Ricordo del 10 Febbraio.
                               Molti interventi hanno ripreso il tema dell’attualizzazione del portato storico della Lotta di Liberazione, e lo hanno fatto a partire dal concreto vissuto di ciascuno, dalle prospettive non sempre incoraggianti che l’abbandono dei valori alti e delle conquiste civili dell’antifascismo hanno riportato di fronte alle vite dei singoli e della società.
                               Il Sindaco, con un utile “strappo” alla consuetudine che vede le istituzioni di solito portare un saluto ed un augurio ai lavori dei convegni ma raramente offrire un contributodi partecipazione attiva, ha espresso la sua personale vicinanza e condivisione dei temi e dell’impostazione dell’incontro, insieme all’impegno di tutta l’Amministrazione, a promuovere nuove iniziative in intesa con i programmi dell’ANPI, in favore della costruzione di una cultura della memoria fondata sulla ricerca della verità e non ostaggio delle strumentalizzaizoni.
                               Il Presidente provinciale dell’ANPI ha raccolto nel suo intervento sia la qualità della partecipazione, sia le proposte e gli stimoli che essa ha prodotto.
                               Nell’evidenziare come l’alta presenza di operatori della cultura e di giovani rappresenti perfettamente una realtà assai divera dai luoghi comuni sul disimpegno, sull’indolenza della società italiana, ha rivendicato con forza la laicità dell’ANPI e la sua totale avversione per ogni tentativo di strumentalizzazione della storia, letture parziali e distorte, millanterie propagandistiche buone per imbrogliare qualche elettore sprovveduto ma non per formare coscienze civiche degne di questo nome e soprattutto utili al progresso della nazione.
                               Ha sostenuto l’idea del convegno sulle foibe ed il confine orientale ed ogni altra iniziativa progettata nello spirito e con l’obiettivo di lavorare nel rispetto rigoroso della verità storica, fin dove possibile certificarla. L’ANPI provinciale e nazionale faranno tutto quanto nelle loro possibilità e nei loro doveri per sostenere il lavoro dell’ANPI di Ceccano in questa direzione.
                               Terminata l’assemblea con questi impegni, tutti si sono trasferiti sulla piazzetta antistante la bliblioteca ed il Municipio, dove il sindaco e il Presidente dell’ANPI hanno deposto una corona dell’ANPI alla lapide di Luigi Mastrogiacomo, ceccanese vittima delle Fosse Ardeatine.
                               Molte sono state le espressioni di interesse di docenti ed operatori dell’associazionismo, studenti e cittadini interessati, e molti contatti sono stati già intrapresi per nuove attività di confronto e formazione in diversi ambiti. Senza voler cedere a trionfalismi, sappiamo bene che questo inizio non risolve tutte le questioni che pone, e che molto ci sarà da lavorare per ottenere risultati a volte piccoli e parziali, ma un buon inizio prelud a migliore esito, per questo saremo ancor più soddisfatti quando alle presenza di quell’assemblea se ne aggiungeranno altre, che sappiamo esistere e che sapranno apprezzare l’assoluta apertura dell’ANPI ad ogni punto di vista e ad ogni collaborazione, con i soli riferimenti dell’antifascismo e della Costituzione della Repubblica italiana.

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