Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 9 febbraio 2016

RISOLUTI O RI/SOLITI QUESTO E’ IL PROBLEMA

Newsletter n° 8 del Comitato Provinciale Acqua Pubblica di Frosinone

Giovedì 18 febbraio l’Assemblea dei Sindaci è convocata per avviare concretamente la procedura per giungere alla risoluzione per colpa del contratto con ACEA ATO5 S.p.A.

A questo proposito bisogna fare chiarezza.

Non è la prima volta che si arriva a questo risultato.

Già il ventuno dicembre 2009, all’unanimità, quell’Assemblea dei Sindaci votò l’avvio della procedura, senza che però nulla di concreto poi venisse attuato da tutti – e ripeto tutti -, anche da parte di quelli che hanno svolto incarichi di rilievo nelle passate (il plurale non è un errore) amministrazioni,  e che ora pretendono di essere annoverati tra le prodi avanguardie della risoluzione.

Un nulla di cui non si è accordo pure chi continua ad andare in giro presentando mirabolanti dossier e che non ha trovato nulla di meglio da fare che farsi un po’ di pubblicità a gratis con la famosa petizioni con cui si chiedeva esattamente quello che si sarebbe dovuto pretendere fosse attuato.

Il 28, insomma, c’è l’avvio di un percorso che non è detto porti effettivamente da qualche parte e quello su cui bisogna interrogarsi è cosa può essere messo in campo perché alle deliberazioni seguano i fatti.

A questo proposito diciamo subito che i tempi del percorso non si stabiliscono sulla base dei desideri di qualcuno (altrimenti basterebbe rilanciare: due mesi? ma facciamo 15 giorni!!).  I tempi sono dettati dalla “congruità”, ossia al gestore deve essere lasciato un tempo ragionevole per fare le cose che gli vengono contestate, perché altrimenti il gestore avrà gioco facile per contestare la risoluzione dinanzi ad una magistratura che si è già dimostrata più che compiacente nei suoi confronti.
In secondo luogo occorre dire che le decisioni nell’Autorità d’Ambito le assumono gli organi previsti dalla Convenzione di Cooperazione e non degli autoproclamati Comitati di Salute Pubblica che peraltro trasudano delle malcelate ambizioni di qualcuno.
Se qualcuno vuole ottenere che nulla venga deciso e che al massimo l’assemblea si chiuda con una riedizione del 21 dicembre 2009, nulla sarà più efficace della rappresentazione di queste proposte senza costrutto tecnico formale e peraltro senza numeri, accompagnate dalla gazzarra del codazzo dei soliti inutili idioti (le teste di legno  fanno tanto rumore).
Per capire cosa bisogna fare occorre tenere presente una cosa fondamentale.

Al di là del congruo tempo e delle mille trappole di cui sarà disseminato il percorso per giungere alla risoluzione, un dato deve essere tenuto bene a mente: sino all’individuazione di un nuovo gestore ed al suo subentro nella gestione, ad effettuare il servizio resterà ACEA ATO 5 S.p.A.-
Immaginando un percorso senza ritardi questo significa che ACEA ATO 5 S.p.A. resterà al suo posto per almeno un altro anno e mezzo.
Nel frattempo entro i prossimi 90 – 100 giorni entrerà in vigore il Testo Unico per i Servizi Pubblici Locali a rilevanza Economico Generale, licenziato in bozza dal Consiglio dei Ministri il 26 gennaio  2016 e che segnerà l’impossibilità di organizzare il servizio idrico integrato in una maniera diversa da quella che garantirà ad ACEA S.p.A. di gestire comunque il servizio sul nostro territorio con ACEA ATO2 S.p.A. o comunque con un’altra sua controllata.
Fino alla sua effettiva cacciata ACEA ATO5 S.p.A. (o come ACEA ATO2 S.p.A.) continuerà indisturbata a vessare e rapinare i cittadini.

Quello che va ottenuto il 18, con una presenza massiccia di cittadini non interessati alla gazzarra ed alle liti su chi ha più scheletri nell’armadio di chi, ma a che l’assemblea faccia il proprio lavoro, è riassumibile in questi punti:

-          Avvio della procedura di risoluzione con l’indicazione della relativa tempistica
-          Approvazione di una deliberazione che solleciti la regione Lazio a dare attuazione alla legge 5/2014 sulla base della proposta di legge  n. 238 – elaborata dai comitati del Lazio e sottoscritta da consiglieri regionali di diversi gruppi di maggioranza e minoranza.
-          Modifiche della Carta del Servizio e del Regolamento d’Utenza sulla base dei rilievi fatti dall’Antitrust ad ACEA ATO 2 S.p.A. e che nel concreto impedirebbero al gestore di continuare le sue azioni di vessazione ai danni dei cittadini.

Il 18 può essere un passaggio fondamentale per questa vertenza pluriennale, dipende anche da noi e dalla nostra capacità di essere intelligenti. 

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