Il governo ha
proposto un referendum confermativo della legge di riforma del Senato della
Repubblica così come ridisegnato dal disegno di legge Renzi/Boschi che si
propone di modificare la seconda parte della Carta Costituzionale.
Il PRC a questo referendum risponderà NO e invita tutta la popolazione
a sostenere e a votare contro questa riforma.
Le ragioni del nostro NO sono
riassumibili in modo diretto secondo alcune costatazioni: intanto il referendum
è truffaldino perché trasforma la materia del contendere in un plebiscito pro o
contro il governo travalicando assolutamente il tema della riforma;
la riforma proposta stravolge
completamente il sistema di garanzia democratica che il bilanciamento fra la
funzione esecutiva, cioè del Governo, e quella legislativa, cioè del
parlamento, garantisce.
Il governo Renzi con il proposito di rendere
più veloce l’iter approvativo delle leggi, elimina il Senato rendendolo il
luogo della delizia dei consiglieri regionali che eletti dai cittadini per
espletare uno specifico mandato si ritrovano a svolgerne un altro. Quindi il
cittadino rischia di votare senza sapere quale funzione andrà a svolgere
l’eletto.
Inoltre la riduzione a pura rappresentanza del Senato trasferisce
completamente alla Camera i poteri di legiferare su ogni materia. Quest’ultima,sulla base della nuova legge
elettorale, sarà formata da personaggi nominati. Il combinato disposto di
questi due fattori avrà come conseguenza che il potere legislativo e il potere
esecutivo saranno di fatto trasferiti completamente al governo.
Fine della democrazia! Non esisterà più nemmeno il diritto al dissenso
in quanto tutta la “dialettica democratica” sarà blindata all’interno del corto
circuito appena spiegato.
E non ultimo esiste il problema della legittimazione a riformare la
costituzione. Ci riferiamo al fatto che questo parlamento è frutto di una legge
elettorale, il porcellum, che la Corte Costituzionale ha reputato
incostituzionale decidendo che l’attuale parlamento e il governo che
esprime avrebbero dovuto sopravvivere ma
solo per mera continuità istituzionale. Pertanto sempre illegittimi rimangono e
non possono di fatto modificare la Carta Costituzionale.
Il PRC aderisce al Coordinamento Democrazia Costituzionale di Frosinone
ed invita i cittadini a sostenere e ad affermare le ragioni fin qui spiegate ed
essere parte attiva per la difesa dell’ordine democratico per far si che al
referendum prevalga il NO per far vincere la democrazia!
Inoltre saremo presenti e invitiamo i cittadini ad esserlo,
all’iniziativa promossa dal CDC Frosinone con la Dott.sa Anna Falcone che si
terra il giorno 2 marzo presso il salone “A. De Sica” della Provincia
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