Speriamo
che arrivi presto domenica e finisca sto’ tormentone delle primarie. Non se ne
può più di vedersi propinare ogni sera
in televisione uno che fa l’imitazione
di Maurizio Crozza e un altro che
pare la brutta copia di Renzo Montagnani uscito dal film “amici miei atti II”.
Non se ne può più sentirli blaterare di
rinnovamento della classe politica, o al
contrario, di rispetto e necessità dell’esperienza
per chi vuole candidarsi a guidare il paese. Ogni sera stanno li uno sulla tv
pubblica, l’altro su una privata e viceversa , o addirittura tutti e due nella stessa trasmissione
scimmiottando gli americani, a discutere del “cambiamento” vecchio e del “cambiamento”
nuovo. Il “cambiamento” nuovo dell’uno
consiste nell’accettazione in toto del peggior liberismo scritto dalla troika
nell’agenda Monti, il “cambiamento” vecchio dell’altro prevede invece la
riedizione della stagione degli inciuci secondo una road map che parte da
Vendola e finisce a Casini, ma chissà anche Fini potrebbe tornare utile, con una riedizione della’agenda di cui sopra
riveduta e corretta in salsa riformista,
ovvero lasciata così come è. Di tutto
quello che dicono poco o niente c’entra con la vita dei cittadini e quel poco
che sembra entrarci è slogan elettorale. Non accettiamo di farci dare lezioni di democrazia da due che
rischiano di risolvere la loro democraticissima tenzone a suon di carte bollate. Cosa è nuovo,
cosa è da rottamare? Tagliare i finanziamenti alle scuole private
per risanare la scuola pubblica, evitando che i consigli d’istituto si trasformino
in consigli d’amministrazione, è nuovo o vecchio? Tagliare
le spese per gli armamenti e risanare la sanità pubblica è nuovo o vecchio? Rispettare il risultato dei referendum sui
beni comuni, vietare la privatizzazione dei servizi pubblici, eliminare le società
partecipate (in-house) e seguire i
suggerimenti della Corte dei Conti, secondo cui la gestione diretta, pubblica,
dell’erogazione dei servizi è molto meno onerosa per la collettività, è nuovo o vecchio? Nazionalizzare le banche, sia commerciali che
d’affari per evitare che continuino a fare le loro sporche speculazioni sulla pelle dei cittadini è nuovo o
vecchio? Ricondurre sotto la proprietà e
il controllo dello Stato le aziende in crisi, o che vogliono delocalizzare, costringere
imprenditori accattoni come i Riva a sloggiare dell’Ilva dopo averli costretti
a pagare con i loro soldi - frutto di profitti ottenuti con l’evasione fiscale e la speculazione
finanziaria - la riqualificazione ambientale del’impianto di Taranto e far tornare pubblica la più grande
acciaieria d’Europa è nuovo o vecchio? Quello che fa l’imitazione di Crozza e la
brutta copia di Renzo Montagnani uscito dal film amici miei atto II non lo
dicono. E allora, nuovo o vecchio,
primarie o non primarie, siamo stanchi di sorbirci tutte le sere le litanie di
tali finti paladini della democrazia e della buona politica. Che arrivi presto
domenica, così almeno uno ce lo toglieremo dai coglioni. Che arrivi domenica,
che arrivi presto.
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