Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 8 settembre 2013

LA RIVOLTA DI S.BASILIO E IL SACRIFICIO DI FABRIZIO CERUSO

Confederazione Cobas



L'8 settembre nella memoria storica non testimonia soltanto l'impari e iniziale Resistenza romana di Porta S.Paolo all'occupazione nazista del 1943, all'indomani della rovinosa caduta del fascismo e della precipitosa fuga della monarchia a Bari.


Nel cuore e sui muri di Roma, l'8 settembre, trova posto la figura del compagno Fabrizio Ceruso, ucciso a 19 anni dalla violenza dello Stato, mentre era a S.Basilio a sostenere la resistenza popolare per il diritto alla casa.

Era l'8 settembre 1974, il terzo giorno di un'estenuante resistenza opposta da una molteplicità di compagni/e agli sgomberi delle case occupate da centinaia di famiglie.

Quando l'enorme schieramento di Polizia tentò l'affondo con inusitata violenza, una proletaria, da una casa popolare di fronte a quella occupata,, imbracciato un fucile da caccia, sparò un colpo in aria con l'intento partecipe di fermare la bestialità dello sgombero.

Le cariche poliziesche non cessarono, anzi, i comandanti dettero l'ordine di sparare ripetutamente contro i manifestanti.

Il piombo di Stato uccise Fabrizio Ceruso alle 5 della sera dell'8 settembre 1974, aveva 19 anni, veniva da Tivoli, militava nei Comitati Autonomi Operai.

Immediatamente la ribellione serpeggiò per tutto il quartiere di S.Basilio, i lampioni vennero abbattuti e le strade abbuiate, migliaia di proletari si aggregarono ai manifestanti, assediando e colpendo con svariate armi la polizia assassina, che si era rifugiata nel campo di calcio della parrocchia.

Nella borgata rimbombava il grido: " pagherete caro, pagherete tutto!"; la rivolta di S:Basilio fece battere in ritirata le forze dell'ordine e conquistò il diritto alla casa.

Sono trascorsi 39 anni, la lotta per il diritto alla casa non è mai cessata perché grande e insoddisfatto è il bisogno, a fronte delle migliaia di sfratti, della tradizionale speculazione immobiliare e della piratesca politica abitativa delle amministrazioni locali.

Ad ogni nuova occupazione, al percorso faticoso e vincente di altre sanatorie, alle battaglie contro le cartolarizzazioni e il caro affitti, il ricordo va a Fabrizio Ceruso, a quel giovane rivoluzionario divenuto il simbolo stesso della lotta per il diritto alla casa.

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