E’ successo quello che doveva succedere. Tra un anziano
azzeccagarbugli e un vecchio burocrate amico dei poteri forti hanno scelto il
secondo come migliore garante del dominio capitalistico europeo sull’Italia e
dunque, oggi di un governissimo in grado di mettere insieme i resti del PD e
Berlusconi, da subito fautore della riconferma di Napolitano, forse in ricordo
dei bei tempi andati, quando il Cavaliere finanziava generosamente la corrente
'migliorista' del PCI milanese. D’altra parte in un quadro di irrigidimento di
quel dominio e tuttavia di stagnazione del conflitto sociale perché mai le cose
sarebbero dovute andare diversamente? Gli unici che si stupiscono sono i leader
della sinistra. Vendola, stizzito, si accorge che il centrosinistra è finito e
dopo le ‘fabbriche’ apre il ‘cantiere’, insieme all’ex ministro di Monti,
Fabrizio Barca. Ferrero ieri lanciava SMS ai dirigenti di Rifondazione,
invitandoli a mobilitarsi davanti alle prefetture contro il governo di larghe
intese PD-PDL, con cui - aveva dichiarato il giorno prima - il centrosinistra
finisce nella spazzatura. Se veramente vogliono salvaguardare una presenza di
sinistra in Italia c’è una sola cosa da fare, subito: dire che Rifondazione e
SEL escono da tutte le giunte dove siedono in maggioranza col PD. Sennò si
tratta solo di una delle solite fanfaronate. E nella spazzatura ci finiscono
loro. Anzi ci sono già.
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