Sabato 06 Aprile si è svolta una nuova,
partecipata e combattiva manifestazione dei facchini delle cooperative del
settore della logistica.
Si è scelto come sede la città di Piacenza, dal momento che è da qui che è partita questa importante battaglia con i picchetti al magazzino dell'Ikea ed è qui che sono state attuate le più importanti misure repressive con 29 denunce e tre fogli di via tra cui quello ad Aldo Milani, portavoce del sindacato che sta dirigendo questa lotta: il Si.Cobas.
Si è scelto come sede la città di Piacenza, dal momento che è da qui che è partita questa importante battaglia con i picchetti al magazzino dell'Ikea ed è qui che sono state attuate le più importanti misure repressive con 29 denunce e tre fogli di via tra cui quello ad Aldo Milani, portavoce del sindacato che sta dirigendo questa lotta: il Si.Cobas.
Il corteo è stato organizzato proprio per
protestare contro tali misure e chiedere l'immediato annullamento dei
provvedimenti. La manifestazione è stata un successo, migliaia di persone, con i
lavoratori immigrati in prima fila, hanno animato le vie del centro storico fino
ai comizi conclusivi davanti alla sede della prefettura.
Noi di Alternativa Comunista, dopo aver partecipato a tutte le precedenti scadenze di lotta e di mobilitazione, anche sabato eravamo presenti in forze per portare ancora una volta la nostra solidarietà e il nostro sostegno a quella che riteniamo essere a oggi la più importante e avanzata situazione di lotta presente nel Paese.
Noi di Alternativa Comunista, dopo aver partecipato a tutte le precedenti scadenze di lotta e di mobilitazione, anche sabato eravamo presenti in forze per portare ancora una volta la nostra solidarietà e il nostro sostegno a quella che riteniamo essere a oggi la più importante e avanzata situazione di lotta presente nel Paese.
Questa lotta è importante per due ragioni:
la prima è che si tratta di una lotta avviata all'interno di uno dei settori più
strategici e influenti, quello della circolazione delle merci e quindi i padroni
seguono con molta apprensione e cautela gli sviluppi di questa vertenza. La
seconda ragione è che si tratta della lotta più avanzata, per piattaforma e per
coesione tra i lavoratori ad oggi in Italia. Con la loro lotta i lavoratori
della logistica mettono sempre di più in discussione le fondamenta stesse del
sistema capitalistico, rivendicano tutti i diritti basilari del mondo del lavoro
e non vogliono più accettare soluzioni di ripiego (che invece i sindacati
confederali continuano a cercare di propinare loro) quali la cassa-integrazione
e la mobilità. Rivendicano l'unità tra i lavoratori e tra lavoratori immigrati e
nativi quale unica soluzione per poter far vincere la loro lotta, non accettano
nessun tipo di compromesso col padrone e con le sue istituzioni.
Noi speriamo che questa lotta, che cresce qualitativamente e quantitativamente, di tappa in tappa, possa rappresentare il volano per trainare e coinvolgere anche tutti gli altri lavoratori, e per questo continueremo a mettere a disposizione le nostre energie militanti nello sviluppo di questa battaglia.
La prossima iniziativa (data ancora da stabilire) sarà davanti ai cancelli del magazzino Ikea sempre a Piacenza.
Noi speriamo che questa lotta, che cresce qualitativamente e quantitativamente, di tappa in tappa, possa rappresentare il volano per trainare e coinvolgere anche tutti gli altri lavoratori, e per questo continueremo a mettere a disposizione le nostre energie militanti nello sviluppo di questa battaglia.
La prossima iniziativa (data ancora da stabilire) sarà davanti ai cancelli del magazzino Ikea sempre a Piacenza.
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