Scriviamo alla Boldrini a questi indirizzi mail:
E' importante che nell'oggetto si metta:
PROTESTA PER LE VERGOGNOSE AFFERMAZIONI SIONISTE DELLA PRESIDENTE DELLA CAMERA BOLDRINI
PROTESTA PER LE VERGOGNOSE AFFERMAZIONI SIONISTE DELLA PRESIDENTE DELLA CAMERA BOLDRINI
Sig.ra Boldrini, non in nostro nome!
La neoeletta Presidente della Camera, in quota SEL, si è distinta per una serie di gravissime dichiarazioni filosioniste ed interventiste rilasciate all'inizio di aprile.
Nel comunicato rilasciato al termine dei colloqui con l'ambasciatore israeliano Naor Gilon (http://presidente.camera.it/20?shadow comunicatostampa=7024) la Sig.ra Boldrini auspica il "rafforzamento delle relazioni tra Italia ed Israele", cioè con uno stato razzista, militarista e confessionale, che da 60 anni opprime brutalmente e nega ogni diritto alla popolazione originaria della Palestina, violando decine di risoluzioni dell'ONU. Lo sciopero della fame sostenuto da mesi da numerosi prigionieri politici Palestinesi, spesso imprigionati senza processo, tra cui l'eroico Issawi ormai in fin di vita, non è argomento che interessi la Boldrini, che anzi si dilunga sul presunto pericolo di "antisemitismo" ed auspica addirittura "proposte di modifiche legislative che inaspriscano le sanzioni contro chi predica l'odio e l'intolleranza", ovvero contro chi osa criticare lo stato israeliano e la colonizzazione della Palestina.
Non contenta di ciò, la Boldrini, rivolgendosi al segretario dell'ONU Ban Ki-Moon afferma che "la comunità internazionale non può assistere ai massacri in atto in Siria senza agire. Fare qualcosa è un nostro obbligo morale", chiaro invito ad ulteriori interventi sanzionatori o militari a favore dei terroristi fanatici armati che stanno tentando di gettare la Siria nel caos (http://ilmondo.it/politica/2013-04-09siria-boldrini-ban-ki-moon-obbligo-non-assisteremassacri 231782shtml).
Denunciamo l'ipocrisia filosionista, filoimperialista e l'interventismo pseudo-umaniatrio dei falsi pacifisti e progressisti come la Boldrini! Rilanciamo la lotta per i diritti del popolo e dei prigionieri Palestinesi, e per la pace ed il dialogo in Siria.
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