di Fausta Dumano
“Nessuna scuola mi consola” è il titolo di un libro di Chiara Valerio, è il leit motiv di questa manifestazione, blocco notes, la redattrice di Aut , la location è quella di Piazza Gramsci dove c’è “IL POTERE PROVINCIALE” i protagonisti sono i “precari scuola” quella categoria precariamente giovane a prescindere dall’età anagrafica . Flessibili lavoratori stagionali , collezionatori di punti e titoli , offerte promozionali del discount “Scuola Gelmini” un discount che offre qualità scadente (non per colpa dei docenti e degli Ata) per spingere verso la scuola privata . I “giovani precari” quelli storici hanno i capelli brizzolati e le prime rughe , eternamente fidanzati, sono stati scritturati per il film “Domani sposi, oggi precari nel dondolio dei sogni e delle speranze”. Sogni calpestati come la loro dignità, volti smarriti , volti rassegnati, volti che si conoscono e si salutano “Ancora qui, ma non dovevamo vederci più??” Hanno consumato le scuole delle scarpe negli anni per il diritto al lavoro, valige di cartone, hanno raggiunto località svariate nel loro pendolarismo, che non ha nulla a che fare con i viaggiatori per turismo. Alla dogana del “discount scuola” prendi tre paghi uno hanno trovato il “permesso a punti” una sorta di gioco dell’oca più ti avvicini alla casella “ETA’ PENSIONABILE” più trovi una sorpresa da doccia fredda “Resti fermo un giro.....” problemi tuoi se non hai i soldi neanche per mangiare . Troppo giovani per ottenere la stabilità nel discount, tropo anziani per riciclarsi in altri supermercati. A fianco dei precari la Cgil, l’Unicobas, e i Cobas , bandiere di Rifondazione Comunista, del Pdci e dell’Italia dei Valori. Telecamere, fotoreporter della stampa, microfono aperto ai precari storici, una delegazione incontra l’assessore provinciale “precaria” Quadrini, che partecipa all’operazione chirurgica dei tagli senza anestesia, tagli che producono ferite dolorose che sventrano la scuola pubblica. Armi da guerra, una guerra che utilizza armi di distruzione al diritto all’istruzione, violando le più elementari norme di sicurezza, alunni stipati nelle aule..... Una scuola che va a rotoli.... Giovedì la protesta torna in piazza con una fiaccolata e lezioni creative, perché la scuola si regge sulla creatività e sulla fantasia......Ancora tu, ancora qui, ancora noi, la redattrice di Aut. Lunga carriera precaria prima della sospirata a tempo indeterminato, militante storica dei Cobas si guarda riflessa nel volto della coordinatrice provinciale degli Unicobas, scorrono le immagini di un film in bianco e nero “Come eravamo” Cassandre profetiche.... Ancora tu, ancora noi in piazza a sostenere la lotta dei precari, ancora tu a prendere la parola. Interventi sindacali, interventi politici . A giudicare dagli applausi la coordinatrice degli Unicobas e Guglielmo Maddè, l’operaio carismatico del Prc, sono promossi senza DEBITI in un pianeta pieno di debiti e di carenze che non assicura neanche gli obbiettivi minimi. Giovedì ancora in piazza a sostegno di una scuola che va a rotoli.