Cronaca di una tranquilla domenica di raccolta firme per le leggi d'iniziativa popolare
Luciano Granieri.
All’indomani dell’elezione dei Presidenti di Camera e
Senato, nel Transatlantico Frusinate, così una volta veniva definito il tratto
di C.so della Repubblica, antistante L.go Turriziani, il popolo sovrano esercitava
la sua prerogativa di soggetto democratico. Cioè poneva la propria firma su due
Leggi d’Iniziativa Popolare. Leggi che, in base al nuovo regolamento del Senato,
modificato dall’ex Presidente Grasso, e prendendo per buone le promesse fatte dal nuovo Presidente della Camera Roberto Fico
nel discorso d’insediamento , sicuramente saranno prese in esame, quanto meno dalle commissioni parlamentari
preposte.
Mentre sui giornali e sui social impazzavano commenti più o meno nauseati
, più o meno entusiasti sui neo eletti Presidenti di Camera e Senato, sul
futuro del connubio governativo, il movimento Lip Scuola, il Coordinamento
Democrazia Costituzionale sezione 4 dicembre di Frosinone, l’Anpi sezione di Frosinone, attraverso i loro
militanti, Enza Belli, Luciano Granieri,
Simone Campioni, proponevano alla
tranquilla movida domenicale, di supportare attraverso la firma, una legge
sulla scuola, basata su principi esattamente opposti alla 107 renziana. Un
dispositivo fondato su una
organizzazione collegiale, su principi di apertura a tutti gli studenti in modo
egualitario senza distinzioni di censo, e provenienza, basata insomma sul rispetto dell’articolo 3
della Costituzione in base al quale la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli
di ordine economico e sociali che impediscono la piena realizzazione della
persona umana.
Ai tranquilli, ma interessati , cittadini frusinati è stato
chiesto di apporre una firma anche per un’altra Legge d’Iniziativa Popolare, il
cui obbiettivo è togliere il pareggio di
bilancio in Costituzione, perché è evidente che, se si devono garantire i
diritti inviolabili della persona, come sancito dall’art.2 cost., l’interesse
della Persona deve venire prima di ogni
logica di bilancio o ragione finanziaria.
In aggiunta a queste due leggi, è
stato chiesto di firmare una petizione da indirizzare alle istituzioni, affinchè, nel
rispetto della XII disposizione
transitoria e finale della Costituzione, della legge Scelba, e della legge Mancino,
non sia permesso a chi si dichiari apertamente fascista e nazista di manifestare
nelle piazze e men che meno di presentarsi alle elezioni.
Mentre nel transatlantico istituzionale, ancora si
sta elucubrando sulla formazione del Governo , nel transatlantico frusinate è
già attiva l’azione legislativa. Diverse
persone hanno firmato, si sono informate,
hanno chiamato altri a firmare. Come
prima uscita non ci possiamo lamentare. Ringraziamo il consigliere comunale Daniele
Riggi che ha provveduto all’autenticazione
delle firme.
Prima di concludere devo una spiegazione . La zona di C.so Della Repubblica, vicino a
L.go Turriziani si chiamava transatlantico proprio perché i cittadini di
Frosinone li si riunivano per discutere di politica, un po’ come avviene fra i
parlamentari nel transatlantico del Palazzo. E ancora oggi, il confronto
fra la cittadinanza in questo logo è ben vivo. Spesso chi organizza banchetti come quello di
oggi, diventa una sorta di confessore
dei delusi della politica, o bersaglio delle invettive di coloro i quali
si sentono arrabbiati per esiti elettorali indesiderati .
Così è capitato anche
oggi. Un esponente locale di Mdp (quelli sfanculati da Renzi per l’intera
scorsa legislatura, che in vista delle elezioni hanno pensato bene di uscire
dal Pd per fondare….pardon "SFONDARE" Liberi e Uguali) ha chiamato al cellulare l’autenticatore Riggi chiedendo fino a che
ora sarebbe stato possibile firmare.
Fino all’una l’avremmo aspettato, già perché i militanti ad una certa ora hanno
fame e la favolosa pasta al ragù napoletano riservata al sottoscritto, non
avrebbe potuta aspettare oltre.
All’una e dieci non vedendo nessuno abbiamo
cominciato a sbaraccare, quando il soggetto in questione, esponente locale di Mdp, si è presentato. Abbiamo recuperato i
moduli, ma anziché apporre il proprio sigillo sotto le Lip, il personaggio si è
inalberato sostenendo che non avrebbe firmato nulla perché se la sinistra si è
divisa e ha ceduto i propri voti a Grillo, la colpa è di bolscevichi come il
sottoscritto. Gentaglia che ha sempre remato contro l’unità pronta a spaccare
ogni proposta minimamente unitaria attraverso un linguaggio vetero comunista
che ormai la gente non capisce più.
In effetti, la gente ha capito talmente
bene l’operazione di cannibalizzazione del progetto LeU, ordito dai vari D’Alema,
Bersani, Grasso, che nelle urne non ha proprio avuto cuore di segnarli. Dopo un
po’ di insulti rivolti a quelli del Brancaccio a esponenti locali di Sinistra
Italiana , ho realizzato di essere stato, secondo il tizio di Mdp, l’unico responsabile della
debacle elettorale di D’Alema e compagni.
Una cosa però mi è rimasta oscura.
Perche se il suddetto pisquano non aveva intenzione di firmare le Lip, ha
chiesto fino a che ora saremmo rimasti li? Chissà voleva forse sfogare la sua frustrazione
insultando qualcuno? Lo ignoro, comunque
la ricca carne del ragù napoletano stava cuocendo da ieri ed era ora che il suo
sapore impreziosisse il sugo dei paccheri, altri scarti invece stanno ancora cuocendo
nel loro brodo e nessuno intende interromperne la cottura.