28 gennaio 2011, una giornata di politica vera. La politica alla quale si chiede di risolvere i problemi della gente comune, la politica utile ad occuparsi di donne e uomini che a malapena riescono ad arrivare a fine mese con il loro stipendio. Nei bunker dei palazzi è in onda la farsa. Ad esempio il ministro degli esteri in Parlamento non va mai per riferire sulle questioni importanti relative ai rapporti con gli altri Stati, o sull’evoluzioni degli scenari di guerra dove l’Italia manda al macello giovani vite umane, ma corre prontissimo quando si tratta di illustrare i documenti provenienti da S.Lucia relativi alle presunte proprietà immobiliari del genero di Fini . Nel fortino del potere si discute sulle prostitute, minorenni e non, che hanno sollazzato e sollazzano il bavoso presidente del consiglio con la sua congrega di puttanieri, mentre fuori nelle piazze va in scena la politica che rivendica il diritto della gente comune a vivere una vita dignitosa. Il fatto che di queste rivendicazioni, anche non strettamente legate al mondo operaio, se ne debba far carico solo la FIOM e il sindacalismo di base, rivela come i partiti d’opposizione e le altre organizzazioni sindacali siano latitanti o addirittura conniventi con il potere economico e finanziario. La FIOM stessa, forse, non è ancora attrezzata a sopportare una tale responsabilità . In una manifestazione che ha avuto una partecipazione straordinaria (più di 7.000 persone in una città come Cassino non adusa alle proteste), in una festa di colori e, suoni stridono le incomprensioni fra il sindacato dei metalmeccanici, e i sindacati di base presenti (Usb e Cub), ai quali non è stato concesso di parlare dal palco principale destinato esclusivamente alla FIOM. Forse per rompere e liquidare definitivamente la strategia del divide et impera sarebbe necessaria una maggiore collaborazione, evitando deleteri personalismi. Detto questo si deve registrare il grande successo della manifestazione e dello sciopero. Alla FIAT di Cassino, nonostante ricatti e minacce dei vari capetti, l’adesione allo sciopero è risultata vicina al 50% dei lavoratori. Dunque, nonostante qualche piccola smagliatura il processo di unificazione delle lotte , iniziato con la manifestazione del 16 ottobre scorso a Roma, sta procedendo inesorabile, tanto da provocare azioni repressive e reazionarie abilmente mirate . Un treno di studenti, partito da Roma per raggiungere Cassino, è stato bloccato a Colleferro. Ai manifestanti è stato impedito di proseguire perché, secondo Trenitalia erano sprovvisti di biglietto, di solito i treni speciali allestiti per le manifestazioni sono gratuiti. Il blocco dei binari da parte degli studenti da Colleferro è rimbalzato a Cassino. I manifestanti di ritorno dalla piazza si sono riversati sulla ferrovia, bloccando a loro volta la linea fino a quando la situazione di Colleferro non si è risolta , ma gli studenti romani dopo essere rimasti sette ore bloccati nella cittadina della Valle del Sacco, hanno dovuto prendere la via del ritorno . Il fatto che sia stato impedito a molte persone di giungere sul luogo della manifestazione, infrangendo il loro diritto costituzionale a manifestare liberamente, è di una gravità estrema e dimostra come si sia ormai di fronte ad atti deliberatamente fascisti, e che il potenziale del conflitto determinato dalla formazione di un nuovo proletariato diffuso comprendente lavoratori, studenti, insegnanti , ricercatori universitari, comincia a suscitare paura nelle stanze del potere. Come al solito abbiamo effettuato le nostre riprese da dentro il corteo scambiando due chiacchiere con compagni e amici. Abbiamo condiviso il viaggio con : L’Eurodeputato del PD Francesco De Angelis, Giovanni Russo Spena e Francesco Salvi della Federazione della sinistra, Fausto Bertinotti ex leader di Rifondazione Comunista, Antonio Di Pietro dell’Italia dei Valori. Sperando, ma ne siamo convinti, che questa sia una delle tante tappe che porteranno all’unificazione definitiva delle lotte diamo appuntamento a tutti nella prossima piazza.
28 gennaio 2011. Manifestazione FIOM a Cassino. Concentramento, bandiere e musica in vista della partenza del corteo. Intervista all' europarlamentare del PD
Francesco De Angelis.
Francesco De Angelis.
28 gennaio 2011, il corteo parte dal piazzale di concentramento:Interviste a Fausto Bertinotti, Antonio Di Pietro, Giovanni Russo Spena e Cesare Salvi. Blocco della stazione di Cassino per protestare contro la decisione presa da Trenitalia di fermare a Colleferro un treno di studenti provenienti da Roma per partecipare alla manifestazione .