Luciano Granieri
Son s’cioppà, ve la ricordate la canzone di Enzo Jannacci del 1985? Gli appassionati del musicista milanese sicuramente l’avranno presente. Ma per chi non la conoscesse riassumiamo la storia. Si tratta di un povero cristo, mezzo ubriaco, un po’ mal messo, che al bancone del bar chiede una sigaretta ad un tizio molto snob il quale, fumando Marlboro, indossando le Timberland e frequentando l’Amnesy, un locale molto in voga negli anni ‘80, schifato dallo stato disperato del suo interlocutore, nega la sigaretta con la scusa che è l’ulitma. Il tizio fuori di testa esasperato, dallo snobismo del frequentatore dell’Amnesy, ruba la Marlboro ugualmente nonostante gli venga detto, che sia l’ultima.
Era una canzone dell’’85 ma, se la volessimo aggiornare ad oggi, allo status di privilegiato, codificato dalle Marlboro e dalle Timberland, dovremmo aggiungere la vaccinazione anticovid da Pfizer. E’ già perchè il privilegio di ricevere almeno una dose di Pfizer fa status. Non sei a’ la page se non sei vaccinato con Pfizer!
Pfizer.......e sai cosa t’iniettano -Pfizer “What else” -Pfizer perchè io valgo. Anche alla teoria di Bauman, per cui si crede di essere rispettati per ciò che si ha e non per ciò che si è, va apportata la modifica in base alla quale, si crede di essere rispettati in base al vaccino iniettato. Insomma anche se giri in Ferrari, abiti in una megavilla, sfoggi borse di Vuitton, evadi le tasse, non sei nessuno se non sei immunizzato con Pfizer.
Si teme addirittura la distribuzione di vaccini con il marchio contraffatto su bancarelle improvvisate davanti agli ospedali con personaggi che accalappiano i pazienti al grido “accattateve o’faizzèr freshco freshco”. A pensarci bene si potrebbe sviluppare un bel business attraverso la vendita di capi e accessori griffati con la scritta. “J’ai ètè vaccinè avec faizzèr” che, se ci fate caso, è la stessa pronuncia del preparato spacciato sottobanco.
E’ indubbio, Pfizer è sinonimo di successo. Altrimenti non si spiega perchè pur di avere una dose del vaccino del produttore delle pillole blu, si scomodano conoscenze moooolto in alto, il senatore o il deputato, il medico amico del cognato della zia, il banchiere, o si è disposti ad andare negli Emirati Arabi, oppure a pagare cifre inimmaginabili. Già sento lo slogan delle prossime campagne elettorali, anzichè “cchiù pilù pe’ tutti” si griderà “cchiù Faizzer pe’ tutti".
Se ti fai con Astrazeneca, invece, sei un poveraccio, rischi le pene dell’inferno assediato da febbre convulsioni, circondato da disgraziati che ti chiedono la sigaretta e tu a sgolarti a dire che è l’ultima. Del resto da una mistura che costa solo due euro a dose che cosa vuoi pretendere? E ancora più sfigato sei se ti fai con J&J una sola pungicata, giù il finestrino, su la manica, e tutto è a posto. Che diamine! Neanche la soddisfazione di una seconda dose! E poi tutto fatto così in mezzo al parcheggio di un centro commerciale, che vergogna! Chi si immunizza in questo modo è un reietto della società.
Ma sapete com’è? Per noi la lotta di classe è rimasta un faro nella nebbia, per cui “Viva i vaccini proletari”. Vaccinandi proletari di tutto il mondo unitevi! Rifiutate l’antidoto capitalista e imperialista, immunizzativi con il medicamento Cubano.
Evviva Cuba! Evviva la rivoluzione.
Evviva Cuba!