APPELLO ALL’ADESIONE E ALLA PARTECIPAZIONE
Sabato 25 alle ore 10 presso la Saletta delle Arti a
Frosinone in via Matteotti, incontro APERTO A TUTTI per ricucire e/o creare una
rete di riflessione e di impegno.
Nell’8° anno della consigliatura di destra (o estrema
destra) dell’amministrazione comunale di Frosinone, si avverte il bisogno di
avviare un permanente confronto che tocchi la politica, l’economia, il sociale,
per contrastare le terribili decisioni politico amministrative.
L’urgenza avvertita globalmente come quella ambientale
non ha alcun riflesso a Frosinone, dove l’inquinamento regna sovrano, dove il
consumo di suolo è altissimo, dove la gestione dei processi come la risorsa
acqua e i rifiuti sono legate al profitto e solo a quello di gruppi privati.
La democrazia è un concetto dimenticato e svuotato
anche nelle assisi più rappresentative. La percezione di chi frequenta il
consiglio comunale o che interloquisce con i politici è di assoluta
impossibilità ad essere ascoltato. Personaggi squadristi invece trovano la
strada battuta.
L’informazione, conseguenza anche di scarsa
democrazia, langue e non riesce a trovare una azione critica e di
contrapposizione. Le analisi delle associazioni o di qualche coraggioso
politico, pur esistenti ed encomiabili, sulle problematiche locali non trovano
terreno per essere divulgate e condivise nella loro complessità.
Una di queste è la fortissima illegalità che soggiorna
nelle varie amministrazioni (non passa anno senza arresti tra politici e
amministrativi in tante istituzioni locali, oltre che inchieste in innumerevoli
enti), e che gestisce ampi settori dell’economia locale grazie anche alle
esternalizzazioni e privatizzazioni a tamburo battente.
Sono in atto politiche di redistribuzione dei redditi
verso l’alto e in poche mani. La forbice della diseguaglianza si acuisce e
aumenta la popolazione sotto la soglia di povertà. Si lasciano a se stessi,
senza alcuna iniziativa volta alla restituzione di cittadinanza, interi quartieri
espulsi dal tessuto economico cittadino, noti solo per le scorribande di una
improbabile, mediatica, azione poliziesca.
Nella crisi del lavoro, con disoccupazione, chiusure,
delocalizzazioni, subappalti, precarietà, contraddittoriamente, non trova
spazio l’economia familiare, solidale, di relazione. Non sono in agenda
politiche per favorire le economie e i mercati di prodotti locali nel rispetto
dell’ambiente. Il ripianamento del debito è sulle spalle dei cittadini
fino al 2045, con paurosi tagli al welfare, alla cultura, alla vivibilità.
L’integrazione sociale di giovani e migranti fa fatica
ad essere terreno di sfida per un orizzonte di vivibilità e soluzioni di
accoglienza. Gli uni se ne vanno mentre gli altri, pur tentando di rimanere,
sono ostaggio di interminabili attese formali che rendono difficile anche la
sopravvivenza.
Tutti i parametri statistici legati al lavoro,
all’economia, alla natalità, all’emigrazione e all’immigrazione, alla qualità
della vita, all’inquinamento, alla scuola, alle strutture sportive sono
negativi e tendenti al peggioramento.
Negli anni tanti cittadini e cittadine hanno provato a
costruire una Frosinone diversa: nel ridefinire quella identità perduta;
nell’azione politica lontana dal voto di scambio; nella coscienza del rispetto
dell’ambiente, nella difesa della sanità pubblica, nel protagonismo nei temi
del lavoro; nel miglioramento dei servizi pubblici; nell’argine alle bollette
dell’acqua e dei rifiuti in primis. Alcuni di questi protagonisti sono nel
consiglio comunale, ma appaiono soli, spesso indifesi, sicuramente limitati dal
mancato sostegno della popolazione, dovuto anche all’incapacità di chiederne
l’affiancamento. Dobbiamo cambiare pagina. E’ necessario mettere insieme tutti
coloro che si battono, senza tornaconti, per ritrovare l’anima di questa
prostrata città.
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Hanno
fin qui aderito: Comitato di Lotta Frosinone, Ass. Oltre l’Occidente, Blog Aut
Peppino Impastato, Cittadinanza Attiva Frosinone, Tribunale per i diritti del Malato
Frosinone,